Brunetti e lo ‘yogurt scaduto’: ‘Spero nel rientro di Falcomatà. Reggina alla Lfa? Non avevo altra scelta’

'Spero di essere stato all'altezza del compito, un onore guidare la mia città. Cantieri fermi? Non è vero". L'intervista al sindaco f.f.

Falcomata Brunetti

“La scadenza ce l’hanno lo yogurt o le provole, noi no. L’esecutivo precedente era stato composto da Giuseppe Falcomatà questo sulla base dell’interlocuzione del sindaco facente funzioni e dei partiti. Potrebbe durare per 18 mesi come fino alla fine della consiliatura”. Con queste parole, oramai due anni fa, il sindaco f.f. Paolo Brunetti presentava la nuova giunta del Comune di Reggio Calabria.

In un senso o nell’altro, l’etichetta riporta il 26 ottobre 2023 quale ‘data di scadenza’ dell’attuale amministrazione, attesa da un bivio che ne devierà il cammino: o rientro a pieno titolo di Giuseppe Falcomatà, o elezioni anticipate al 2024 con un semestre abbondante di ulteriore sospensione.

A 48 ore dall’attesissima decisione della Corte di Cassazione di Roma, Brunetti prosegue nel suo lavoro con lo stesso impegno portato avanti in questi 24 mesi, “durante i quali è davvero successo di tutto. Non solo nella nostra città, ma anche e soprattutto fuori dai confini regionali e nazionali”, esordisce con un sorriso amaro il sindaco f.f. ai microfoni di CityNow riferendosi alla gestione post pandemia, alle guerre, al caro bollette e a tutte le altre emergenze che le diverse istituzioni sono state chiamate ad affrontare.

Brunetti dal 26 di ottobre, in caso di esito positivo dalla Corte di Cassazione, lascerà la poltrona da sindaco al titolare, rieletto dai cittadini nell’ottobre 2020.

“Il mio auspicio? Ovviamente che arrivino buone notizie e che Falcomatà possa rientrare dal 26 ottobre. Avere questo incarico ha comportato una serie di onori ed oneri, non è stato per nulla facile gestire una mole di lavoro davvero importante.

Ho avuto il privilegio di guidare la mia città, spero di essere stato all’altezza del compito che mi è stato affidato due anni fa. Sono state fatte tantissime cose, in mezzo a qualche errore, ma nessuno è perfetto. Tutte le scelte sono state prese in coscienza”, le parole di Brunetti.

Le ultime parole del sindaco f.f. non possono che collegarsi immediatamente a quella che è stata una delle scelte più importanti, quantomeno dal punto di vista della passione e dell’attaccamento di una città che ha nella Reggina una delle sue fedi più incrollabili.

“L’assegnazione tanto discussa alla LFA? Non avevo altra scelta. I risultati non brillanti del campo non posso essere attribuiti a quella scelta. Da quanto è emerso in queste settimane, si è palesato che forse qualcuno voleva fare politica dietro alle vicende amaranto. Io no di sicuro”, assicura Brunetti, con un messaggio evidentemente indirizzato al consigliere comunale di minoranza Massimo Ripepi.

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Il sindaco f.f. riassume l’attività amministrativa degli ultimi 24 mesi e sceglie le soddisfazioni da mettere in cima ai ricordi.

“L’adesione al Patto per Reggio Calabria è stata la scelta più importante e pesante, assieme all’uscita del Piano di riequilibrio. Sono entrambi motivo di grande orgoglio, ovviamente questi obiettivi centrati non sono soltanto merito mio.

Settimane di pressione e ansia per le decisioni della Corte di Cassazione? Sinceramente non le abbiamo avvertite, si sono sviluppate più dall’esterno che da dentro il Palazzo. Non esistono tensioni, ma ovviamente siamo consapevoli che il momento è delicato e che tutto può succedere dal 25 ottobre in poi. La speranza di tutti è che Falcomatà possa tornare a Palazzo San Giorgio, poi toccherà a lui assumere tutte le decisioni del caso”.

“Cantieri fermi? Non è vero”

Tra le lacune dell’amministrazione guidata da Brunetti in questi (quasi) 2 anni le incompiute rimaste ancora ferme o incomplete. Il diretto interessato però la pensa diversamente.

“Non vedo queste incompiute in giro per la città. Tutti i cantieri sono attivi: al Lido Comunale si sta lavorando, lo stesso dicasi per il Tempietto, per il Parco Lineare Sud e per il Tapis Roulant. Per quanto riguarda il Palazzo di Giustizia, le responsabilità sono in capo al Governo dopo la firma della convenzione, datata oramai un anno e mezzo fa.

Non ci sono cantieri fermi se non per il Ponte Calopinace, interruzione dovuta però ad alcuni finanziamenti della Regione Calabria che non sono arrivati. Ci stiamo adoperando per risolvere questa problematica attraverso risorse del Comune di Reggio Calabria, vedrete che a breve i lavori ripartiranno anche sul Ponte Calopinace”.

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