Comune Reggio, per la Giunta è imperativo ridurre i costi per le società partecipate

L’esecutivo ha deliberato sugli indirizzi da dare alle controllate sulle spese di funzionamento

Dopo la ricognizione effettuata dalla Giunta e ratificata dal Consiglio, l’esecutivo guidato dal sindaco Giuseppe Falcomatà ha deliberato sugli indirizzi alle Società partecipate rispetto alle spese per il loro funzionamento e quindi del personale in ottemperanza all’art. 19 del D.Lgs. n. 175/2016.

Le Partecipate oggi

Proprio il 30 novembre scorso il Consiglio comunale ha votato a maggioranza il Bilancio consolidato, che rappresenta la situazione economico finanziaria del Gruppo amministrazione pubblica Comune di Reggio Calabria, all’interno del quale confluiscono le società controllate da Palazzo San Giorgio, Atam, Hermes e Castore. Analizzati e consolidati i bilanci delle singole società al 31/12/2019, non si è registrata nessuna perdita, anzi il risultato di esercizio è positivo per Atam (7 mila euro), Hermes (50 mila) e Castore (87 mila).

Dopo aver fornito gli indirizzi per le nomine dei rappresentanti del Comune all’interno delle partecipate, adesso la giunta ha provveduto ai sensi di legge alla definizione degli obiettivi relativi alle spese di funzionamento.

Ridurre i costi

L’imperativo, a decorrere dall’esercizio finanziario 2021 è ridurre le spese di gestione. Sia per quelle in attività, sia per società ed enti partecipati in stato di liquidazione (in questo caso mediante la riduzione nella misura non inferiore al 50% dei compensi stabiliti per gli organi sociali di amministrazione e controllo).

In ordine all’attuazione del principio di contenimento dei costi del personale relativamente alle politiche assunzionali da parte delle società controllate dall’Amministrazione comunale si stabilisce:

  • il divieto di procedere ad assunzioni di qualsiasi tipologia in presenza di squilibri gestionali e di risultati d’esercizio negativi;
  • il divieto assoluto, per le partecipate in stato di liquidazione, di procedere a nuove assunzioni ad alcun titolo;
  • far in ogni caso fronte alle necessità di reintegro/nuovi apporti di personale a tempo indeterminato in coerenza con il piano delle attività e servizi in affidamento ricorrendo ad assunzioni a tempo indeterminato, nella misura corrispondente ad una spesa non superiore al 100% di quella del personale di ruolo cessato nell’anno precedente, con possibilità di utilizzo dei residui non utilizzati negli anni precedenti; per il personale adibito ad attività da svolgersi mediante turni di servizio la percentuale delle assunzioni a tempo indeterminato è elevata alla stessa misura delle unità di personale cessate nell’anno precedente al fine di rispettare le disposizioni di legge in materia di turnazione;
  • ricorrere al reclutamento di personale a tempo indeterminato per l’implementazione di nuovi servizi aventi caratteristiche di stabilità prolungata nel tempo, per i quali non è possibile utilizzare il personale interno;
  • ricorrere al reclutamento di personale interinale o altre forme temporanee in caso di necessità di sopperire a carenze temporanee di risorse o implementazioni di servizi in affidamento/svolti non aventi caratteristiche di stabilità nel tempo, avuto comunque riguardo alla sostenibilità economica di tali interventi rispetto al complessivo equilibrio aziendale.

Per quanto riguarda il contenimento degli oneri contrattuali per il personale delle società controllate si stabilisce di:

  • indirizzare le società a prevedere l’eventuale distribuzione di indennità, integrazioni, premi di risultato o altro, esclusi i compensi relativi a indennità correlate all’esercizio di funzioni, al personale basati su sistemi di individuazione, in fase previsionale, di obiettivi certi, misurabili e raggiungibili;
  • escludere il ricorso a contratti di acquisto o noleggio autovetture da destinarsi all’uso promiscuo da parte del personale dipendente e degli amministratori;
  • stabilire che detti premi e riconoscimenti siano corrisposti solo in caso di raggiungimento di risultati economici positivi.

Controlli

La delibera stabilisce altresì di fornire alle società partecipate l’indirizzo di dotarsi degli strumenti di programmazione, controllo e monitoraggio, anche al fine della rendicontazione periodica all’amministrazione sugli obiettivi prefissati. Le società controllate e/o partecipate, sono quindi tenute alla trasmissione entro il mese di ottobre di ogni anno del budget/bilancio di previsione riferito all’esercizio successivo, e alla predisposizione di report periodici di avanzamento e scostamento rispetto al budget con cadenza massima trimestrale.

Al fine poi di operare secondo i principi di efficienza ed economicità a cui deve tendere l’azione delle Pubbliche Amministrazioni e delle relative società partecipate, risulta imprescindibile l’organizzazione e implementazione di un adeguato sistema di controlli interni.

D’altra parte, la mancata e immotivata coerenza dell’azione aziendale con gli indirizzi contenuti nel presente provvedimento, da parte degli Amministratori, Liquidatori e degli altri organi sociali, delle società interessate, configura ipotesi di revoca per giusta causa.