Comune Reggio, prende forma la giunta Falcomatà. Idea Calabrò per il ruolo di vicesindaco

Se tutto andrà per il verso giusto l’annuncio del nuovo esecutivo arriverà lunedì 19. Rebus presidenza del Consiglio

Mentre proseguono a ritmo serrato gli incontri istituzionali, il sindaco rieletto Giuseppe Falcomatà cerca di trovare anche la quadra rispetto alla formazione della nuova giunta. Nel primo mandato, l’esecutivo vide la luce dopo appena sei giorni, ma oggi, così come dichiarato dallo stesso primo cittadino, ne occorrerà qualcuno in più per chiudere il cerchio.

Intanto c’è da dire che il primo giro di consultazione con i partiti che hanno sostenuto la sua rielezione, Falcomatà l’ha già terminato ieri. In questi giorni seguiranno altri incontri, particolari, con chi ancora non ha trovato un accordo preciso.

In ogni caso, secondo i più informati, il sindaco sarebbe intenzionato a chiudere i giochi entro la settimana, in modo tale da annunciare la formazione dell’esecutivo già per lunedì 19 ottobre.

Secondo quanto trapela da Palazzo San Giorgio la situazione non sarebbe però così fluida. Non foss’altro che per alcuni desiderata proveniente dai partiti, e per alcuni tasselli che devono trovare la giusta collocazione per permettere anche nuovi ingressi in Consiglio comunale, tra i primi dei non eletti.

La composizione della giunta

Come noto il sindaco deve nominare i componenti della giunta, nel rispetto del principio di pari opportunità tra donne e uomini, garantendo la presenza di entrambi i sessi, (art. 46, c. 2, TUEL). L’art. 1, c. 137, della legge n. 56/2014 ha previsto che “nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3 mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, con arrotondamento aritmetico”.

Detto in altre parole, con nove posti disponibili in giunta, cinque sarebbero occupati da uomini e quattro dalle donne

Attualmente sarebbero sei gli uomini in lizza per i cinque posti disponibili nella seconda giunta Falcomatà.

Ma vediamo nel dettaglio quali potrebbero essere i papabili:

Il Partito democratico che ha portato sei consiglieri a Palazzo San Giorgio, sarà ricompensato con almeno tre assessorati. In pole position ci sono Rocco Albanese in quota Sebi Romeo, e Giuseppe Marino che si rifà alla componente cattolica che si riconosce in Nicola Irto. Resterebbe fuori dai giochi il plurivotato Antonino Castorina, le cui ambizioni attraversano Piazza Italia per arrivare a Palazzo Alvaro. Qui l’ex capogruppo democrat ambirebbe a ricoprire la carica di vicesindaco che fu di Riccardo Mauro. In tal senso verrebbe recuperata Mariangela Cama, in quota Mimmetto Battaglia.

Italia viva confermerebbe un ruolo di primo piano a Paolo Brunetti che nella legislatura appena conclusa deteneva la delega scottante al servizio idrico. La manovra, servirebbe anche a permettere l’accesso in Consiglio all’ex assessore allo Sport, Gianni Latella.

Ad Articolo 1 il sindaco avrebbe proposto la presidenza del Consiglio comunale. Demetrio Delfino scalpita ma, anche ai nostri microfoni, aveva fatto intendere che, rimettendosi alle decisioni del partito, avrebbe preferito ampliare il ventaglio delle sue esperienze amministrative, magari alla guida di un assessorato. Il partito però sembra non essere soddisfatto dall’offerta del primo cittadino e difficilmente sarà accettata la presidenza dell’Aula Battaglia.

Tra i papabili, rientrano anche Ciccio Gangemi (Innamorarsi di Reggio) e Giovanni Muraca (La Svolta), due uomini notoriamente vicinissimi al primo cittadino. Falcomatà da parte sua è contento di quanto fatto nel recentissimo passato dai due che si sono occupati rispettivamente di Società partecipate e di Lavori pubblici. Tuttavia i nomi sul tavolo del sindaco, relativamente alla componente di sesso maschile sono sei, ma come detto i posti disponibili rimangono cinque.

Discorso a parte va fatto per la carica di vicesindaco. I rumors che si sono susseguiti nelle ultime ore potrebbero essere tutti plausibili, ma si fa strada una soluzione per così dire tutta interna alla vecchia giunta. Una soluzione che vedrebbe favorita a ricoprire il delicato ruolo la socialista Irene Calabrò. I motivi di una tale scelta da parte di Falcomatà sono ovvi, ma anche funzionali. ‘Ovvi’ nel senso che la Calabrò ha magistralmente condotto il delicatissimo assessorato al Bilancio, concludendo l’esperienza con il famoso annuncio della cancellazione del debito ingiusto, e istaurando con il primo cittadino un rapporto sinergico di collaborazione e di grande fiducia; ‘funzionali’ perché la nomina dell’ex assessore al Bilancio recupererebbe un altro uomo di fiducia del sindaco Falcomatà, e vale a dire l’ex assessore alla Polizia Municipale, Antonino Zimbalatti, che così potrebbe sedere sugli scranni di Palazzo San Giorgio.

Completerebbero il mosaico della giunta altre due donne che secondo i soliti ben informati Falcomatà vorrebbe pescare nel mondo della cultura e dell’impegno (si vocifera di una figura vicina all’attuale presidente di Ecolandia, Tonino Perna) e delle cooperative sociali. Ma su questo versante sembra ancora prematuro ipotizzare dei nomi precisi.