Comune, approvato il rendiconto. Calabrò: 'Ci sono difficoltà, non siamo a Reggio Emilia'

In consiglio comunale l'ok al rendiconto. Il sindaco Brunetti: 'Arghillà è un problema, c'è traffico illecito di rifiuti'

Una pura formalità…nei tempi supplementari. Dal consiglio comunale, con 18 favorevoli, arriva l’ok al rendiconto, step importante che adesso sarà seguito da quello relativo al bilancio previsionale, probabilmente con gli stessi ritardi e difficoltà.

Ritardi e difficoltà che non vengono nascoste dall’amministrazione comunale, con l’Assessore al Bilancio Irene Calabrò e il sindaco f.f. Brunetti impegnati a difendere il lavoro dell’amministrazione comunale.

Nei preliminari della seduta l’intervento del consigliere di opposizione Saverio Pazzano, incentrato sull’emergenza Arghillà, quartiere\ discarica dove i cittadini si sentono oramai abbandonati.

Il rendiconto finalmente arriva in Aula Battaglia, esordisce così l’assessore al bilancio nel presentare il lavoro dell’amministrazione comunale.

“Ci sono state valutazioni che nulla hanno di tecnico, è stata un’ottima gestione contabile il che non vuol dire che i conti del comune sono in ottima salute. Il primo dato positivo del rendiconto è il risultato di amministrazione, dai 339 milioni del 2020 si è passati ai 267 milioni del 2021. 72 milioni recuperati, saldati molti dei debiti commerciali”, ha evidenziato Irene Calabrò.

“Conseguenze non catastrofiche, c’è stato procurato allarme. Io penso sempre al futuro e alle prossime sfide che ci attendono e non possiamo perderle. Non ci nascondiamo, le responsabilità politiche ce le prendiamo ma ci sono anche quelle amministrative. Il bilancio non si fa da soli e non si commissionano, non sono il libro dei sogni.  Si fanno con le entrate e ci sono delle difficoltà, non siamo a Reggio Emilia”, ha concluso l’assessore al bilancio.

La capacità di riscossione il fulcro dell’intervento di Angela Marcianò. L’ex assessore ai lavori pubblici, dopo aver suggerito l’idea che i reggini possano destinare il loro 5×1000 all’amministrazione comunale per finalità sociale, ha snocciolato una serie di dati. “Il comune è in deficit, 675 milioni di euro di crediti non riscossi. I crediti di dubbia esigibilità sono 439 milioni, copre l’85% dei crediti. C’è una difficoltà enorme nella riscossione dei crediti, riscosso circa l’1% dell’effettivo. La riscossione del settore idrico attorno all’8% , della Tari attorno al 10%”, sottolinea la già candidata a sindaco.

Il consigliere Massimo Ripepi, con una serie di interventi, ha chiesto all’amministrazione comunale “quali azioni tempestive si vogliono porre in essere, anche relativamente alla responsabilità amministrativa, contabile e penale scaturente dall’omessa quanto doverosa dichiarazione di dissesto, la cui perdurante omissione di questa Amministrazione comunale rileva sotto il profilo di dette responsabilità.

Chiedo al collegio di revisione contabile di voler riferire all’Aula, rispetto alle rappresentate criticità, sintomatiche di evidenti squilibri economico-finanziari, quanto gravi e permeanti, le ragioni per le quali non sono state evidenziate nell’allegato parere favorevole reso sul documento contabile del Rendiconto, licenziato con una stridente sinteticità, e evidentemente omissivo della plateale rappresentazione delle criticità”, ha affermato Ripepi.

“Ogni tanto servirebbe un mea culpa, cittadini e amministrazioni vivono in due pianeti differenti. Si parla dello tsunami giudiziario del 2012 e non di quello del 2020, che ha visto la sospensione di un terzo della giunta. Se il bilancio passa per 1 o 2 voti con consiglieri che lasciano l’aula, significa che amministrazione sta annaspando, chi dice il contrario è ipocrita. Si parla di passato ed eredità pesanti senza mai soffermarsi su quanto non viene fatto oggi. Non funziona cosi”, ha evidenziato il consigliere comunale e capogruppo di Forza Italia, Federico Milia.

Il consigliere Nino Minicuci ha evidenziato una serie di problematiche relative al bilancio, dubbi ai quali ha risposto il dirigente comunale consiglio. Torna argomento d’attualità anche la la questione murales, tra atti di indirizzo e una spesa che ad oggi non si riesce a rintracciare  -secondo quanto affermato dal già candidato a sindaco- in tutti i suoi passaggi burocratici.

In chiusura di seduta, l’intervento del sindaco f.f. Brunetti. Diversi gli argomenti toccati: Arghillà, il libro di Perna e anche una visione di città che Brunetti auspica non sempre in chiave pessimistica.

‘Arghillà è un problema serio. Oggi è iniziata la pulizia del quartiere ma il comune da solo non ce la farà mai a risolvere la situazione. Sistematicamente nel quartiere di Arghillà succede qualcosa che sfugge, è impensabile che sfugga a tutti il traffico illecito di rifiuti. C’è una forma diffusa di illegalità anche su allacci abusivi idrico o elettrico, la questione va approfondita. Pagare tutti i tributi, è un impegno che ci prendiamo anche se impopolare. Questa città come vuole crescere? Ogni tanto bisogna guardare il bello, se no ci demoralizziamo ancora di più”, ha affermato il sindaco f.f., prima del voto che ha dato il definitivo via libera al rendiconto.