Consiglio comunale, Ripepi alla Giunta: 'Basta presenze di gruppo. Dovete lavorare'

l consigliere di opposizione si è poi soffermato sulle voci di corridoio secondo cui il direttore generale Barreca avrebbe presentato le sue dimissioni, respinte dal sindaco f.f. Brunetti

“Le istituzioni sono sacre” è questo il concetto di base da cui è partito l’intervento preliminare di Massimo Ripepi nel consiglio comunale odierno di Reggio Calabria. Il messaggio va a sostegno dell’Università Mediterranea ed alle parole forti e decise di Angela Marcianò che, nella giornata di oggi, torna ad occupare il suo posto nell’aula Battaglia di palazzo San Giorgio.

Consiglio comunale: l’intervento del Consigliere Ripepi

Nell’introduzione a quello che è stato poi un discorso ricco di colpi di scena, Ripepi ha sottolineato l’importanza di “essere garantisti sempre”, facendo riferimento alle vicende giudiziarie che lo hanno visto coinvolto.

“Alcuni colleghi, uno in particolare di cui non faccio il nome perché mi vergogno per lui, non hanno osservato il garantismo di cui, invece, dovremmo farci portatori. Se mi dovessi comportare allo stesso modo, io che sono stato messo in croce per tre parole dette ad una signora, oggi dovrei fare ciò che è stato fatto a me sui giornali, ma non lo farò perché siamo diversi. Dobbiamo difendere le istituzioni sempre”.

Il problema bilancio

Il consigliere di Italia al centro ha poi riportato al centro della scena la questione bilancio che, nella giornata di ieri, era già stata oggetto di una conferenza stampa del centrodestra

“Abbiamo chiesto le dimissioni dell’assessore Calabrò e chiediamo che, anche oggi, vengano forniti dei chiarimenti. Finendo da qui, insieme agli altri consiglieri del centrodestra – ha ricordato Ripepi – andremo all’incontro con il Prefetto per capire quali saranno le sorti del Comune. Riteniamo molto grave sempre lo stesso rapporto tra politica e democrazia. Non possiamo dire sempre che “non sappiamo di chi è la responsabilità”. La responsabilità deve essere sempre di qualcuno, voi dalla maggioranza che governate e noi dall’opposizione che controlliamo e proponiamo, di stabilire le responsabilità. Se il Comune, oggi, si trova in queste condizioni, è anche per l’incapacità di attribuire le responsabilità. Io esorto tutti ad avere il coraggio della verità, che ha un prezzo altissimo, ma è necessaria”.

Le presunte dimissioni del direttore generale

Il consigliere di opposizione si è poi soffermato sulle voci di corridoio secondo cui il direttore generale Barreca avrebbe presentato le sue dimissioni, respinte dal sindaco f.f. Brunetti.

“Volevo conoscere la veridicità di queste voci, soprattutto, tenendo conto del fatto che il direttore è il “capo” della burocrazia. Il capogruppo del Pd, qualche giorno fa, ha fatto un ragionamento sulla divisione delle funzioni di politica e burocrazia, ma la politica ha il dovere di controllare e indirizzare la burocrazia. Non si può fare come in commissione, per fortuna i giornalisti erano collegati ed hanno sentito Sera affermare che l’amministrazione ha dato compiti e indicazioni e se questi non sono stati rispettati, capiremo poi le responsabilità. In itinere bisogna controllare, non possiamo aspettare 5 anni, il sindaco e tutti gli assessori dovrebbero relazionare almeno anno per anno”.

A tal proposito, Ripepi ha inflitto una stoccata alla Giunta:

“Chiedo al sindaco ed agli assessori di non andare in 5-6 ai premi e alle manifestazioni, alle conferenze. Mandate un solo delegato, perché così come noi dovete lavorare, il lavoro è tanto, il personale è poco, quindi è indecoroso vedere foto di un certo genere”.

Al Comune manca un ufficio stampa

L’attenzione è passata, poi, ai “diverbi” con la stampa locale. È qui che il consigliere di Italia al centro ha sollevato la questione inerente la mancanza di un ufficio stampa del Comune:

“Come mai non avete istituito l’ufficio stampa del Comune, previsto dallo Statuto, ma avete, invece, un apparato di propaganda fatto di 7-8 giornalisti? – ha chiesto Ripepi all’aula Battaglia. Il presidente, in una nota, ha parlato di contaminazione, ed ha fatto bene, ma sarebbe bene guardarsi anche da quelle interne. Perché palazzo San Giorgio è ancora sprovvisto di un organo che servirebbe a tutti i consigliere? Per questo mi faccio promotore di un pacchetto trasparenza affinché tutte le riunioni da noi svolte vengano mandate in streaming e rese pubbliche, anche quelle delle commissioni.

L’assenza di un ufficio stampa non è cosa da poco, ma un problema di democrazia. E se ci dite che non riuscite ad assumere un giornalista fate ridere. Ribadisco che il Presidente Marra ha fatto bene a parlare della vicenda riguardante gli organi di informazione. Il fatto è gravissimo e, per questo non può passare inosservato. Noi abbiamo il compito di rispondere ai cittadini, la gente deve ascoltarci e deve sapere cosa facciamo qui dentro”.