Consiglio Regionale, strada in discesa per la maggioranza. Nomine, decide l'assemblea

Bottino pieno per il centrodestra, l'opposizione incalza: 'Metodi sbagliati, provvedimenti last minute e troppo confusi'

Torna a riunirsi a pochi giorni dall’ultima seduta il consiglio regionale. Se lo scorso giovedi si era trattato di una seduta lampo e light, è stata decisamente più intensa e ricca di provvedimenti quella odierna. Sostanzialmente, la maggioranza fa bottino pieno rispetto ai punti all’ordine del giorno, di cui 2 inseriti last minute per la rabbia della maggioranza.

Il punto che destava più curiosità, ma dall’esito praticamente scontato, era quello relativo alle nomine di sottogoverno. Chiesto (per la terza volta) il rinvio dal consigliere Crinò, come da regolamento toccherà adesso al consiglio provvedere con le nomine.

“Mentre i giovani calabresi vanno via, non compiamo scelte che possano attuare realmente il cambiamento. Il fatto che le nomine sono state fatte in passato da destra e sinistra non significa nulla, ci sono momenti storici che richiedono scelte forti. Vorrei persone che non sono mai state scelte prima, basta con gli annunci roboanti e iniziamo con le scelte coraggiose. Non si dica mai, oggi e in futuro, che il sottoscritto avalla questo tipo di scelte”, tuona il consigliere dem Mammoliti.

“Piano di Sviluppo e Coesione (PSC) della Regione Calabria – Variazione del Piano Finanziario della Sezione Ordinaria. Presa d’atto delle determinazioni del Comitato Di Sorveglianza (CdS) “, che vedeva relatore il consigliere Montuoro, il primo punto all’ordine del giorno approvato che ha da subito surriscaldato gli animi.

“Andare a rivangare istanze di finanziamento del passato penso sia soltanto demagogia”, ha evidenziato De Nisi, “ci sono diversi imprenditori che aspettano i fondi per progetti già esistenti” ha risposto Alecci. Mammoliti invece, parlando di “approccio pressapochista”, ha annunciato l’astensione.

Al disappunto della minoranza risponde anche Graziano, dicendosi “allibito dalle dichiarazioni su questa variazione di programma, con risorse che non si spendevano, e la minoranza sceglie di votare no. Si tratta di risorse che non erano spese dal governo di csx”, afferma Graziano, con Amalia Bruni che specifica come il voto è di astensione.

“Norme per l’incremento, lo sviluppo e la valorizzazione dell’apicoltura calabrese ” il secondo punto all’ordine del giorno. “Regione si dota di un nuovo strumento normativo a disposizione dello sviluppo del settore apicoltura calabrese, all’interno dell’assessorato ben gestito da Gianluca Gallo. Calabria è seconda regione d’Italia dopo Veneto per avanzamento della spesa. L’obiettivo è regolare le strategie del settore dell’apicoltura calabrese”, illustra la relatrice Gentile.

Il punto incassa l’ok della minoranza, favorevole. “I colleghi Graziano e De Nisi si sono scaldati, noi consiglieri di opposizione quando vediamo proposte di legge corrette, non solo votiamo favorevole ma firmiamo anche le leggi. Dobbiamo migliorare sul metodo, lo dico al presidente Mancuso, che stimo e reputo stia gestendo al meglio i lavori all interno di questa aula”, dichiara il consigliere del M5S Tavernise.

Approvato a maggioranza il terzo punto all’ordine del giorno, relativo alle “Modifiche alla legge regionale 19 novembre 2020, n. 21 (Istituzione Consorzio Costa degli Dei)”.

“Voglio fare ragionamento politico -incalza Mammoliti- si punta a modificare una legge fatta dallo stesso cdx circa 20 mesi fa. La modifica prevede che i passaggi democratici e anche di natura istituzionale non vanno fatti. Chi ha ragione, quel centrodestra o quello di oggi ?” chiede provocatoriamente il consigliere dem.

Dopo il rinvio dei due punti relativi alle nomine, si arriva alla Proposta di Legge recante: ‘ Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione, il riuso e la densificazione ‘.

Sul punto è decisamente critico il consigliere Laghi, che contesta metodo e contenuto. “La legge è corredata da ulteriori 14 emendamenti di cui alcuno ha notizia. La legge ha visto ben quattro formulazioni e continua ad andare in controtendenza rispetto al risparmio del suolo ed il recupero urbano, che dovrebbe interessare le fasce deboli, lascia molti dubbi. La legge è posta a seri dubbi di impugnativa. L’art. 14 completamente riscritto è stato cambiato nella formulazione, ma non nel contenuto”, le parole di Laghi.

Tavernise sorride, affermando come il centrodestra dopo essersi abbonato ai condoni assomigli nella filosofia al Movimento 5 Stelle. Botta e risposta tra Bruni e il presidente Mancuso in relazione agli emendamenti presentati, schiuma rabbia anche il capogruppo Pd Bevacqua. “Bastava scrivere solo Piano Casa, perché è solo questo e ci sono tante contraddizioni in questo progetto di legge. Il consumo di suolo zero qui è inesistente. E anche io vedo il rischio di un’impugnativa del governo. Per non parlare degli emendamenti presentati, che non c’entrano nulla con la materia dell’urbanistica. Non parteciperò più alla conferenza di capogruppo se si assiste a queste pratiche. Siamo a un punto di non ritorno nei rapporti tra maggioranze e minoranza”.

La seduta si chiude con i provvedimenti riguardanti due proposte di legge inserite all’ultimo minuto. La proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Raso e Arruzzolo recante “Interventi normativi sulle leggi regionali n. 42/2017, n. 13/1979, n. 7/1996, n. 8/1996, n. 38/1986 e misure in materia di trasporto e circolazione veicoli storici” è la cosiddetta ‘Omnibus’ e al suo interno contiene diversi articoli dalle tematiche differenti tra di loro.

La maggioranza approva, con due punti in particolare che fanno storcere il naso alla minoranza:  l’esenzione della tassa automobilistica per i veicoli storici, e la proroga della liquidazione di Calabria Etica. La seduta si chiude con il tema della sanità che torna di stretta attualità.

La proposta di legge a firma del forzista Michele Comito recante “Misure per fronteggiare la situazione emergenziale sanitaria” riguarda in sintesi la possibilità per le aziende del sistema sanitario di conferire incarichi pur privi della prevista specializzazione e la proroga delle autorizzazioni di accreditamento delle strutture sanitarie regionali fino al 31 dicembre 2022.

“La sanità è il problema dei problemi, dichiara, ma nonostante il momento critico reputo inconcepibile l’inserimento negli ospedali di medici senza specializzazione e formazione. La legge non è nel solco della formazione, se si pensa di risolvere il problema dell’emergenza sanitaria attraverso questo percorso è un errore”, evidenzia Amalia Bruni.