Covid a Reggio, al GOM non è (ancora) emergenza. Costarella: 'Reggeremo l'urto della pandemia'

Numeri e previsioni. La situazione attuale al GOM spiegata dal dirigente Costarella: 'Il Covid ha risvolti terribili anche dal punto di vista psicologico'

Nonostante il caos di questi giorni, che tocca i vertici delle aziende sanitarie, i commissari e anche i cittadini ormai esasperati (ieri l’ennesima protesta contro la malasanità in Calabria), il dott. Costarella, direttore sanitario del Grande Ospedale Metropolitano rimane fiducioso. A lui il compito di gestire la parte clinica del GOM, di riorganizzare, secondo le direttive del commissario straordinario Jole Fantozzi, i reparti ed aumentare i posti letto disponibili.

“Siamo in una fase di riorganizzazione dei reparti. Stiamo completando la terapia intensiva post-operatoria e contiamo di attivarla lunedì e dunque avremo uno sfogo per i pazienti che hanno necessità di cure in terapia intensiva”.

SITUAZIONE COVID AL GOM – NUMERI E PREVISIONI

“Non ci sono criticità al momento in terapia intensiva. Le criticità le abbiamo all’interno dei reparti perchè abbiamo moltissimi ricoveri con un centinaio di pazienti covid. I numeri sono fluttuanti e cambiano continuamente da un momento all’altro. Finora abbiamo attivato 102posticovid e contiamo di aprire gli altri 28 posti accanto alla rianimazione entro fine settimana e arriveremo dunque a 13o posti covid a pieno regime”.

COVID AL GOM, I NUMERI IN TERAPIA INTENSIVA

I posti letto, al momento, non mancano nei reparti Covid, ma la preoccupazione rimane soprattutto per di quelli di Terapia Intensiva.

“Appena attiveremo la T.I.P.O. (terapia intensiva post-operatoria) arriveremo a 12/14 posti solo Covid ma può essere che riusciremo ad attivarne di più. In questo momento fortunatamente non soffriamo molto perchè la Terapia Intensiva ha buone capacità di assorbire pazienti (ad oggi sono 5 i ricoverati in TI).

EMERGENZA COVID A REGGIO, INCONTRO IN PREFETTURA

Si è tenuta ieri la riunione in prefettura sull’emergenza Covid a Reggio. Un tavolo relativo all’organizzazione sanitaria sul territorio metropolitano alla luce della nuova ondata di contagi Covid.

Alla riunione, richiesta dal sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà erano presenti anche i Commissari dell’Asp reggina Giovanni Meloni e Maria Carolina Ippolito, il direttore sanitario Antonio Bray e il capo dipartimento di prevenzione Sandro Giuffrida. Tra gli argomenti all’ordine del giorno l’apertura di nuovi posti letto per il trattamento dei pazienti affetti da Covid, le procedure di assunzione di nuovo personale, l’attivazione di tutte le Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) previste per il territorio metropolitano e la realizzazione di una residenza Covid, tutte questioni sollevate dal primo Cittadino nei confronti delle autorità sanitarie di competenza.

“Il Comune ci ha assicurato l’imminente apertura di un Covid Hotel in cui poter ospitare pazienti positivi asintomatici in attesa che l’ASP attivi altri 40 posti. Sarà un Ospedale Covid a Gioia Tauro. Dovremmo reggere l’urto in attesa del vaccino. Ma gennaio è lontano, l’importante è riuscire a mantenere alta la guardia. Questa malattia ha messo a nudo tutte le carenze della nostra società. Il Covid ha risvolti terribili anche dal punto di vista psicologico’”.