Comune di Reggio: il Pd non arretra, Falcomatà indica 'i suoi'. La soluzione è il '4-3-2'?

Si pensa già a come assegnare le 9 postazioni in giunta in caso di (probabile) completo azzeramento

Crisi politica al comune di Reggio Calabria, si è concluso in tarda serata il vertice previsto ieri all’interno del Pd. Il tentativo di sbrogliare la matassa non è riuscito granchè, la situazione è rimasta quasi identica rispetto a quella di 24 ore fa, già riportata su queste pagine. “O si azzera la giunta, o si va a casa”: il pensiero del Pd è un granitico monolito contro il quale Falcomatà rischia di andare a sbattere. Dalla presa di posizione dei dem si deve partire per trattare, non esistono alternative.

E trattative saranno, a partire da oggi quando una delegazione formata da Sebi Romeo, Nicola Irto e un consigliere comunale del Pd incontrerà Brunetti, provando a gettare le linee guida del ‘terzo tempo’. A questo punto, l’interpartitica prevista per oggi potrebbe slittare, ma non è certo, a domani.

Durante la riunione di ieri, è stato chiesto al sindaco Falcomatà quali fossero le postazioni in giunta di sua espressione: “Perna (ormai dimessosi, ndr), Palmenta e Scopelliti“, la risposta del sindaco sospeso, chiarendo così l’equivoco su Rosanna Scopelliti, che era data in quota Italia Viva.

Si pensa già a come assegnare le 9 postazioni in giunta in caso di (probabile) completo azzeramento, il ‘4-3-2’ sembra essere il modulo scelto per salvare l’amministrazione Falcomatà e ripartire. Quattro le postazioni richieste dal Pd, con deleghe pesanti e il ‘controllo invisibile’ su Palazzo San Giorgio, 3 quelle richieste dall’area Democratici e Progressisti, due infine quelle lasciate in espressione al sindaco sospeso.

Giornata importante quella di oggi anche sul versante opposto. L’On. Francesco Cannizzaro si trova a Roma, dove proseguirà nell’opera di paziente tessitura verso l’obiettivo finale che è arrivare alle dimissioni in blocco dell’opposizione dentro Palazzo San Giorgio. In quest’ottica si registra la piena sinergia con il commissario provincia di Fratelli d’Italia Denis Nesci, mentre proseguono le resistenze della Lega.