Dante Alighieri, il presidente del Cda Aloi: 'Stupito dalla lettera di Brunetti e Versace'

In silenzio il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, che secondo rumors è rimasto tutt’altro che contento dalle intenzioni palesate dai sindaci f.f.

Continua a far discutere il presente e il futuro dell’Università per Stranieri Dante Alighieri, ancor di più dopo che le vicende dell ateneo si sono intrecciate con quella della Reggina.

Nei giorni scorsi la lettera inviata dai 2 sindaci f.f. Brunetti e Versace all’attenzione della Ministra Bernini e della vice presidente della Regione Princi auspicava (in assenza di impulsi concreti utili a far uscire la Dante Alighieri dalle sabbie mobili) la vendita dell’ateneo a soci privati.

Suggerimento che ha scatenato la rabbia di molti, tra queste quella sdegnata del dott. Lamberti Castronuovo, anche a causa delle tempistiche che vedevano la coincidenza dei due gruppi legati a università private (con la Fenice Amaranto che l’ha spuntata su Bandecchi) interessati ad acquisire la Reggina.

Pietro Aloi, Presidente del CDA dell’Universita’ per Stranieri Dante Alighieri, respinge l’idea dei sindaci ff e prosegue sul solco tracciato in questi mesi, ovvero la fusione con l’Università Mediterranea.

“E’ un percorso che ha richiesto un comune impegno e una condivisa competenza progettuale, manifestatesi già dai mesi scorsi nelle delibere dei rispettivi Consigli di Amministrazione.

A questo percorso, così fortemente desiderato da tutte le componenti della comunità universitaria di entrambi gli Atenei, vanno rivolti, ancor più ora, lo slancio e le intenzioni da parte di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in particolare quelli del territorio, affinché si continui a operare per il bene della comunità locale e dell’intera Regione, senza lasciarsi distrarre, per portare a compimento i progetti di sviluppo congiunto.

In tal senso, con un certo stupore e rammarico si è osservato, in queste ore, un tentativo di depotenziare o modificare il progetto che era stato condiviso e positivamente avviato;

Tuttavia -prosegue Aloi- questa è l’occasione opportuna per rafforzare gli intenti e rassicurare, in particolare la comunità reggina, che da parte dei due Atenei non viene e non verrà mai meno l’entusiasmo e la volontà nel realizzare questo ambizioso ma altresì realizzabile progetto, grazie anche all’appoggio delle istituzioni che sostengono un impegno assunto ufficialmente, di comune volontà, ad esclusione di qualunque altro”, ha concluso il Presidente Aloi.

Per il momento è rimasto in silenzio il rettore della Mediterranea, Giuseppe Zimbalatti, che al pari di Aloi però secondo rumors è rimasto tutt’altro che contento dalle intenzioni palesate da Brunetti e Versace all’interno della lettera. Zimbalatti peraltro, a differenza di Aloi, non era tra i destinatari della missiva, e ne avrebbe conosciuto il contenuto soltanto in un secondo momento.

La vendita della Dante Alighieri ad un’università privata sembra quindi scongiurata, almeno per il momento. Sfumata infatti l’acquisizione della Reggina da parte di Bandecchi (con il patron di Unicusano che aveva mostrato concreto interesse tanto da presentare in passato diverse offerte per la Dante Alighieri), la Fenice Amaranto in sede di presentazione alla stampa ha assicurato di non avere le stesse idee del sindaco di terni, dicendosi non interessata ad acquistare la Dante Alighieri.

Di sicuro il tempo continua a passare, senza che si muova qualcosa di concreto rispetto al rilancio dell’ateneo reggino, università dalle potenzialità oggettive e riconosciute ma al momento in balia di un destino incerto.