'Dante Alighieri' di Reggio, sale la tensione: stipendi e corsi estivi a rischio

Infuocata riunione del personale, tutto tace dalla Mediterranea. Giallo sui bilanci degli ultimi anni della Dante: manca l'approvazione ?

Università Dante Alighieri di Reggio Calabria, la ‘fretta’ di scartare le offerte dei privati e procedere con la federazione con la Mediterranea, al momento ha prodotto soltanto fumo e problemi.

Per la prima volta dalla fondazione dell’ateneo reggino, all’orizzonte si profila il mancato pagamento degli stipendi del personale. Secondo quanto raccolto da CityNow, nel corso dell’infuocata riunione odierna, i vertici dell’ateneo complici i gravi problemi di liquidità avrebbero anticipato il mancato pagamento degli stipendi di giugno e luglio.

Stesse difficoltà per quanto riguarda per i pagamenti da rivolgere ai docenti strutturati e a contratto dei corsi di lingua italiana estivi, corsi che quindi ad oggi rischiano di non potersi tenere con un danno di immagine e non solo notevole per la città e in primis per la stessa Dante Alighieri.

Si attendono sussulti intanto per quanto riguarda la ricostituzione del cda. Dopo le dimissioni di massa delle scorse settimane (l’ex Rettore Zumbo, i pro Rettori e alcuni membri del cda) ancora non si è mosso nulla. La mancata costituzione di un cda completo in ogni sua componente, impedisce l’elezione del nuovo Rettore, con ulteriori problematiche che si addensano sullo stato già precario della Dante Alighieri. L’unica novità in questo senso deriva dalla nomina della prof.ssa Maria Silvia Rati che si occuperà degli affari di ordinaria amministrazione per quanto riguarda il consiglio accademico.

Quali sviluppi rispetto alla possibile federazione con l’Università Mediterranea, la via scelta per salvare e rilanciare l’università per stranieri? Ad oggi, nessuno. Il Rettore Zimbalatti non è andato oltre dichiarazioni di circostanza, limitandosi ad affermare che la Mediterranea sta osservando la situazione.

Secondo quanto raccolto, l’Università Mediterranea, intenzionata a vederci da vicino rispetto i problemi economici e i conti della Dante Alighieri, avrebbe chiesto i dati di bilancio, con particolare riferimento agli ultimi anni. Anche in questo caso però, non sono mancate sorprese in negativo: i bilanci della Dante Alighieri relativi al 2021 e 2022 non sarebbero stati approvati ufficialmente.

La mancata approvazione degli ultimi bilanci, oltre ad evitare l’attività di verifica da parte dell’Università Mediterranea, potrebbe portare in dote altri grattacapi.

Nella riunione odierna infatti sarebbe stato riferito che gli enti pubblici che fanno parte del Consorzio, ovvero Comune di Reggio Calabria e MetroCity, non intendono contribuire economicamente nei confronti di un ateneo i cui bilanci non sono stati approvati dal 2021.

La legge degli enti locali sulle partecipazione agli enti e alle società partecipate vieterebbe infatti di contribuire con soggetti i cui bilanci non sono in regola. Si tratta di una lacuna non da poco e che potrebbe anche portare ad un’estrema ipotesi, ovvero il commissariamento della Dante Alighieri da parte della Prefettura (avendo l’Università la personalità giuridica) e il ritiro dell’accreditamento da parte del Ministero.

In questo scenario tutt’altro che idilliaco, rimarrebbe da capire se l’interesse concreto e immediato mostrato nei mesi scorsi da università private (eCampus e UniCusano su tutte) è ancora in campo, così da avvicinare concretamente il salvataggio e rilancio dell’ateneo reggino. In questo senso, chi potrebbe muovere passi concreti nelle prossime settimane è l’Università Telematica Pegaso, secondo quanto filtra pronta ad avanzare proposta dopo un’attenta analisi dei bilanci e della fattibilità economica dell’operazione.