Reggio, i gazebo continuano a dividere. In consiglio il regolamento 'fantasma' ?

Nuovi ricorsi al Tar contro la rimozione dei Gazebo, intanto arriva la proposta dei consiglieri Cardia e Milia: 'Tutelare gli esercenti'

La questione Gazebo a Reggio Calabria continua a tenere banco e dividere, non solo i titolari delle attività e l’amministrazione ma anche esponenti della stessa maggioranza.

Il provvedimento emanato da Palazzo San Giorgio nelle scorse settimane rispetto alla rimozione di gazebo e strutture impattanti dal Corso Garibaldi non ha incontrato il favore degli esercenti ne delle associazioni di categoria. Negli ultimi giorni si sono aggiunti i ricorsi al Tar da parte di due attività presenti sul Corso Garibaldi (tra queste lo storico Cordon Bleu) che puntano alla giustizia amministrativa sperando di poter nuovamente installare i gazebo.

Nel corso della seduta di Commissione Attività Produttive tenutasi ieri, presieduta dal sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace, sono arrivate due proposte di modifica da parte dei consiglieri comunali di opposizione Mario Cardia e Federico Milia.

Secondo Cardia è necessario introdurre “una terza tipologia di strutture di gazebo o dehors anche sul Corso Garibaldi. Il vecchio regolamento esclude la possibilità per le attività commerciali di installare gazebo e pedane. E’ opportuno intervenire e intervenire in fretta.

Già, perché l’estate è alle porte e i turisti, si spera, sono in arrivo. E Reggio Calabria vive anche di turismo. E’ dunque necessario fare in modo che i locali possano lavorare in piena tranquillità. Da qui la decisione di presentare un emendamento che prevede terza tipologia di gazebo, con strutture che siano uniformi, uguali per tutti, che siano adeguate alle nuove normative ma possano persistere, perché avere solo sedie e tavolini sul corso Garibaldi è limitante”.

Gazebo presenti sul Corso Garibaldi dal 15 novembre al 15 aprile, per dare la possibilità ai clienti di ripararsi nei mesi più freddi: questa la proposta avanzata dal capogruppo di Forza Italia, Federico Milia, ipotesi che vuole essere un compromesso tra le esigenze degli esercenti e la volontà dell’amministrazione comunale.

Delibera Gazebo
La discussa delibera di giunta del 2017

Non è un mistero che la vicenda Gazebo abbia creato malumori interni alla maggioranza, nello specifico tra il sindaco metropolitano f.f. Carmelo Versace (in qualità di presidente della Commissione Attività Produttive) e l’assessore Angela Martino.

Il primo ha fatto emergere la volontà di trovare in fretta le modifiche al regolamento da portare in consiglio comunale, non escludendo possibili novità già per la stagione estiva del 2023. Evidentemente di diverso avviso Angela Martino, che prosegue sulla strada intrapresa nei mesi scorsi e che non prevedono la possibilità di sistemare gazebo e strutture sul Corso Garibaldi.

L’ormai celeberrima delibera di giunta datata 2017, durante il ‘primo tempo’ Falcomatà, sembra essere oggetto di discussione tra le parti. Se nella Commissione presieduta da Versace l’idea è quella di presentare in tempi brevi modifiche al documento da portare in consiglio comunale, all’interno di Palazzo San Giorgio c’è chi giura che trattandosi di un atto di giunta, le eventuali modifiche spettano soltanto a quest’ultima.

Almeno per il momento la vicenda Gazebo procede su due binari paralleli, che non sembrano destinati a incontrarsi. Da un lato l’attività portata avanti dalla commissione, dall’altro il tavolo tecnico dell’amministrazione comunale con al centro l’assessore Angela Martino.

Con l’intento di fare ulteriore chiarezza sulla vicenda, il sindaco f.f. Brunetti ha convocato una riunione per lunedi 17 aprile, alla presenza della stessa Martino, di Carmelo Versace, delle associazioni di categoria e della dirigente comunale Loredana Pace. Da sottolineare, nella riunione in programma lunedi, la presenza della Soprintendenza, con il Capo Area patrimonio architettonico, l’arch. Mariangela Vescio.

Sarà dunque l’occasione ideale per capire le intenzioni della Soprintendenza sul tema specifico, i rumors sembrano soffiare a favore della scelta adottata dall’assessore Martino, con i gazebo ‘indesiderati’ non soltanto sul Corso Garibaldi come accade oggi ma anche la possibilità di estendere ad altre zone della città la stessa decisione.