Licenziata perché disabile, Minasi: 'Al fianco di Maria Carmela. È una battaglia di diritti'

L'assessore regionale al welfare assicura: "Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarla"

«Ho appreso dalla stampa e dai social di una vicenda umana che mi ha colpito particolarmente, come donna e nel mio ruolo di Assessore al welfare, che si occupa da vicino innanzitutto di disabilità e fragilità, e ho voluto telefonare alla diretta interessata per esprimerle la mia vicinanza».

Così l’Assessore regionale alle Politiche  Sociali, Tilde Minasi, con riferimento alla vicenda di Maria Carmela Gioffrè, insegnante 55enne di Bagnara Calabra malata di sclerosi multipla, licenziata a marzo per “inidoneità fisica” all’insegnamento, così come valutato dalla commissione medica al cui controllo la donna si era dovuta sottoporre per iniziativa del preside della sua scuola.

«Ho parlato con Maria Carmela per chiederle innanzitutto come stesse e capire cosa sia successo esattamente.

Sono contenta di averla trovata determinata a opporsi a quella che considera un’ingiustizia e trovo gravissimo l’accaduto: in un momento in cui siamo impegnati a tutto campo per aiutare l’inclusione delle persone disabili, ho l’impressione che ci sia chi invece rema in direzione opposta.  Una persona non si giudica per le sue condizioni fisiche e non la si esclude dal lavoro se quelle condizioni non sono un impedimento, per lei o per altri, come pare non lo siano per Maria Carmela.

Le starò accanto nella sua battaglia, che è una battaglia di tutti, una battaglia di diritti, come lei stessa ha voluto sottolineare».

La sclerosi multipla costringe Maria Carmela Gioffrè a spostarsi con uno scooter elettrico, che usa anche per entrare in classe e fare lezione. Dopo il primo lockdown aveva chiesto e ottenuto dall’Istituto comprensivo Ugo Foscolo di Bagnara la sorveglianza sanitaria speciale, come categoria fragile, insegnando dunque in modalità agile, a distanza.

Il nuovo dirigente scolastico, in reggenza quest’anno, ha respinto tuttavia la sua richiesta, e l’ha prima collocata da metà settembre in malattia d’ufficio, poi inviata alla commissione medica di verifica, ufficialmente nel timore che il lavoro potesse rappresentare per lei un “rischio biologico”.

«Non ho paura di lavorare, le mie condizioni di salute sono invariate da quando nel 2004 ho iniziato a insegnare in questa scuola e, soprattutto, il mio lavoro e il rapporto con i ragazzi non hanno mai risentito della mia disabilità», racconta Maria Carmela in una lettera pubblicata su Facebook e lo ribadisce all’Assessore Minasi.

Eppure il giudizio della commissione è secco: “non idonea in modo permanente ed assoluto” a causa delle sue condizioni fisiche.

«La disabilità non può essere ostacolo né per l’insegnamento né per altre attività, soprattutto nel 2022 – aggiunge l’Assessore – Anzi, come Maria Carmela ha giustamente osservato, dovrebbe essere perfino un valore aggiunto, perché arricchisce i giovani alunni di un’esperienza diretta “su cosa significhi essere uguali nella diversità” e che avere una disabilità, di qualunque genere, “non impedisce di realizzare i propri sogni”.

Quanto al riferito intento del dirigente di proteggere la stessa Maria Carmela – conclude Tilde Minasi – stiamo attenti a non trasformare le tutele che lo Stato offre in un’iperprotettività che rischia di stritolare i soggetti da proteggere.

Ribadisco: la battaglia di Maria Carmela sarà anche la nostra battaglia, farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarla».