Reggio verso le elezioni, Malaspina: ‘Serve unità e ascolto. La città non può più vivere nell’abbandono’
"Falcomatà ai titoli di coda. Per l'alternativa bisogna coinvolgere cittadini, associazioni, enti" le parole del consigliere dimissionario
29 Marzo 2025 - 17:52 | di Eva Curatola

A poco più di un anno dalle elezioni comunali del 2026, il clima politico in città si fa sempre più incandescente. Nomi che circolano, incontri pubblici e fughe in avanti: il post-Falcomatà è iniziato. A raccontare le dinamiche politiche cittadine dal punto di vista esterno è stato, nel corso dell’ultima puntata di Live Break, l’ex consigliere comunale del centrodestra Nicola Malaspina, dimessosi nel dicembre 2021.
“Il countdown è iniziato, ma la città va amministrata”
“Il countdown che ci porterà alle prossime comunali è sicuramente iniziato, ma nel frattempo c’è una città da amministrare ed un’opposizione che deve continuare a svolgere il proprio ruolo, sia dentro che fuori dal palazzo”, ha dichiarato Malaspina, sottolineando l’importanza di mantenere la barra dritta nell’ultimo scorcio di legislatura.
Una riflessione che si estende anche al ruolo del civismo:
“Io ritengo che il civismo sia molto importante. Più ampia è la partecipazione della gente comune al momento elettorale, tanto meglio per la democrazia. Sarebbe opportuno fare un passo avanti: in questi 11 anni abbiamo assistito a un progressivo allontanamento della gente dalla politica”.
Centrodestra, alternativa possibile? “No alla gestione imperiale”
Malaspina guarda alle possibilità del centrodestra e delle civiche di costruire una vera alternativa, ma lancia un monito chiaro:
“Il centrodestra insieme alle liste civiche potrebbe dare uno scossone alla politica cittadina, se decidesse di accantonare quella che è stata la gestione un po’ imperiale della città, per passare invece a una fase di ascolto”.
E propone una visione più ampia e inclusiva:
“Bisogna coinvolgere non solo i partiti, ma anche tutte le associazioni politiche, culturali, gli ordini professionali, gli enti. È questa la voce che dovrebbe rappresentare l’alternativa a un’amministrazione ormai ai titoli di coda”.
Sulla città e i suoi problemi: “Ci manca la normalità”
L’ex consigliere si sofferma poi sulla situazione quotidiana vissuta dai cittadini:
“A Reggio ciò che manca è il decoro, la normalità. Le strade colabrodo sono una vergogna, soprattutto se si fa il paragone con altre città, anche più piccole”.
E porta un esempio concreto e personale:
“Davanti casa mia, tornando dal lavoro, ho trovato i mastelli esattamente come li avevo lasciati sabato. Non è stata ritirata né la carta, né l’organico, né la plastica, né il vetro. La città non può vivere così, soprattutto quando si paga un servizio salatissimo per avere in cambio qualcosa di scarsissimo”.
Raccolta rifiuti e ritardi infrastrutturali: “Ferme ancora le promesse”
Critico anche sul sistema rifiuti e le promesse mancate della Metrocity:
“Nel 2020 era stata data la delega per i rifiuti alla Città Metropolitana. Ricordo ancora le discussioni sul revamping della discarica di Sambatello. Oggi, è ancora tutto fermo. Anche la strada che porta ai Fortini, oggetto di una delle prime commissioni, è ancora lì”.
Piazza del Popolo: “Serve legalità, ma anche visione”
Sul caso Piazza del Popolo, Malaspina distingue tra necessità di legalità e tutela degli operatori:
“Il ripristino della legalità era necessario, era diventato territorio di nessuno. Ma chi era in regola è stato trattato male: è stato fuori luogo.
È giusto che chi usufruisce degli spazi paghi, ma se si vuole dare un futuro allo storico mercato, bisogna mettere dei paletti. Non si può accettare che vengano vendute cianfrusaglie, serve una visione chiara di cosa vogliamo fare di quel luogo”.
Sulle elezioni: “Serve condivisione”
Malaspina riflette sul metodo con cui scegliere il prossimo candidato sindaco:
“A mio avviso, la cosa importante è ritrovare un’unità di intenti. Non si può pensare di far scegliere uno piuttosto che un altro solo perché è al governo o più forte in Calabria”.
E si dice contrario a scelte calate dall’alto:
“Più che pensare alle primarie, io aprirei all’ascolto. Bisogna coinvolgere chi si spende per la città ogni giorno. Lo abbiamo già visto alle scorse elezioni: fino a tre mesi prima Falcomatà era dato per spacciato e invece ha vinto, anche se per il rotto della cuffia”.
Ipotesi Cannizzaro: “Figura spendibile, ma la scelta deve nascere dal basso”
Sulla possibilità che Francesco Cannizzaro possa essere il candidato sindaco del centrodestra, Malaspina risponde così:
“Bisognerebbe essere un mago per indovinare chi sarà il candidato. Cannizzaro è sicuramente una figura spendibile. È un politico, rappresenta una posizione ben precisa, potrebbe essere una scelta”.
Ma ribadisce:
“Serve condivisione. Non si può pensare a un candidato solo in base ai rapporti di forza, ma partendo dall’amore per la città e dalla predisposizione al sacrificio”.
Sulle dimissioni del 2021: “Per coerenza ho lasciato”
Infine, un passaggio sulle sue dimissioni, maturate nel 2021 dopo la condanna in primo grado del sindaco Falcomatà:
“Ci siamo riuniti più volte. Io avevo proposto di occupare in maniera permanente l’Aula Battaglia. La maggioranza ha preferito un’altra linea, ovvero annunciare le dimissioni. Ma per me, aderire significava agire: non si poteva più tornare indietro. La mia etica prevede un requisito, quello di essere credibile”.
“La città ha bisogno di verità, coraggio e cambiamento”
Con uno sguardo franco e fuori dai giochi politici attivi, Nicola Malaspina ha tracciato un’analisi lucida di una città che, a suo dire, ha bisogno di ascolto, condivisione e visione reale del futuro. Un invito aperto alla politica, alle associazioni e ai cittadini: Reggio merita una svolta, non l’ennesima delusione.