Rinunce, intrighi e passi indietro. Chi vuole essere il candidato del csx alle regionali calabresi?

Pd e 5 Stelle non riescono a trovare il candidato per le regionali. Il tempo stringe, la tensione aumenta

Il centrosinistra non riesce a trovare un candidato da presentare alle prossime elezioni regionali in Calabria. Non inizia certo nel migliore dei modi l’asse in salsa calabrese Pd-5 Stelle, da settimane i colpi di scena, i salti in avanti e repentini passi indietro sono oramai all’ordine del giorno.

Numerose le novità registrate nel corso di questa settimana, ovvero da quando anche Maria Antonietta Ventura si è defilata dalla corsa. Registrato il no dell’imprenditrice calabrese, il primo tentativo è stato la ricerca di un ‘ritorno al passato’ che non è andato a buon fine.

Doppio No

Secondo quanto raccolto da CityNow infatti, i vertici del Pd sono tornati a bussare alla porta di Nicola Irto, già in due occasioni candidato della coalizione prima delle definitiva rottura. ‘No, grazie’, il pensiero in sintesi del giovane politico reggino. Evidentemente logorato dal tira e molla delle settimane precedenti, in disaccordo sulla linea politica da tenere e i temi da affrontare per risollevare la Calabria (su tutti sanità e occupazione giovanile) Irto ha declinato la proposta di tornare in corsa.

A quel punto, l’asse Pd-5 Stelle ha guardato con interesse al profilo di Laura Ferrara. La possibilità è rimasta nell’aria giusto una manciata di ore, prima delle parole rilasciate dalla diretta interessata.

“I cittadini della Circoscrizione dell’Italia meridionale mi hanno rieletto due anni fa per avere voce nel Parlamento europeo e qui ho sempre svolto la mia azione politica, mettendo in primo piano le problematiche riguardanti la Calabria.

Continuerò, quindi, così ad assicurare alla mia Regione un’azione politica ancora più incisiva, anche alla luce dei numerosi messaggi di sostegno ricevuti in queste ore. Indice della volontà di molti di un progetto politico di reale cambiamento, che dia soluzioni strutturali alle diverse carenze della nostra terra e che ne esalti i punti di forza offrendo un futuro di sviluppo e di certezze ai nostri figli”.

E adesso? La tensione aumenta giorno dopo giorno, al pari della confusione. La partita non sembra più legata all’individuazione di un candidato forte e credibile che possa lottare alle urne con Occhiuto e De Magistris, quanto…all’individuazione di un candidato.

La ricerca si fa sempre più affannosa, e anche l’identikit di base (candidato possibilmente civico e preferibilmente donna) adesso viene messo in secondo piano rispetto all’obiettivo di arrivare quanto prima ad una fumata bianca.

L’asse con i 5 Stelle, a loro volta alle prese con i contrasti interni tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte, appare blindato alla luce di accordi generali relativi alle prossime amministrative. Nulla però, a questo punto, è da escludere. Nemmeno che i tempi, in realtà molto ristretti con una campagna elettorale alle porte, si possano allungare ancora di qualche settimana.