Calabria - Elezioni regionali, il punto sui candidati del centrosinistra

Il quadro generale sui candidati del centrosinistra

Meno di un mese alle elezioni regionali. La giornata di oggi ha visto protagonisti i partiti politici che sostengono i quattro candidati e che hanno dovuto depositare le liste a supporto dei candidati alla poltrona di presidente:

Jole Santelli, sostenuta dal centrodestra con sei liste (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Santelli presidente, Udc, Lega e Casa delle libertà);

Pippo Callipo per il centrosinistra, con tre liste (Pd, Io resto in Calabria, e Democratici e progressisti);

Francesco Aiello, sostenuto dal Movimento 5 stelle e dalla lista “Calabria civica- Liberi di cambiare”;

Carlo Tansi, ex capo della Protezione civile regionale (Tesoro Calabria, Calabria Libera e Calabria Pulita).

Centrosinistra

Pippo Callipo dovrà sudarsela.

Al fotofinish una delle sue quattro liste (10 idee per la Calabria del professore Domenico Gattuso) non sarebbe stata ammessa, anche se il responso lo si avrà entro le 48 ore.

Confermate le indiscrezioni che volevano gli uscenti Nicola Irto, Mimmo Battaglia e Giovanni Nucera, affiancati dall’ex segretaria della Cgil Mimma Pacifici, risultano esclusi, se così si può dire, dalla competizione nomi eccellenti, per via delle scelte direttamente attribuibili al candidato Presidente che ha avuto l’ultima parola sulle candidature.

Così sono rimasti fuori Nino De Gaetano, Sebi Romeo, ma anche Francesco D’Agostino, che si è sfogato in una nota diramata in mattinata:

“Ho ricevuto la comunicazione dell’esclusione dalle liste del centrosinistra per le prossime elezioni regionali nella giornata di ieri. Ho avuto il tempo per riflettere e meditare su quanto accaduto e per formulare un mio pensiero su una vicenda che mi coglie di sorpresa e, senza dubbio, sorprende migliaia di persone che da anni condividono con me un percorso politico mirato esclusivamente alla crescita della Calabria. Prendo atto della scelta fatta da Callipo ma non la condivido affatto. Non condivido il metodo utilizzato per escludermi e non comprendo le ragioni di fondo che hanno portato alla mia estromissione dal progetto del centrosinistra per il futuro. Ma, lo ripeto ancora, non mi straccio le vesti e non porto rancore. Non vivo di politica o di potere. Vivo di lavoro e sacrificio quotidiano all’interno della mia azienda insieme ai miei collaboratori. Certo, dispiace per quanto successo. Tuttavia, proprio adesso ritengo doveroso ringraziare quanti in questi anni hanno incrociato il mio cammino e mi hanno sostenuto nelle scelte e nelle battaglie per il territorio. La storia non finisce qui. Grazie al Movimento “A Testa Alta” e alle donne e agli uomini che quotidianamente hanno messo a disposizione competenze ed energie per questo laboratorio politico. Rimane da fare solo un’ultima considerazione. La storia dirà se davvero la pulizia delle liste del centrosinistra dipendeva anche dal mio nome. O dirà, come temo, che quanto accaduto in queste ore è solo il trionfo di qualche componente dell’entourage di Callipo che ne ha condizionato pesantemente le scelte. Costoro hanno trovato sostegno determinante nell’accondiscendenza cinica di quanti avevano il dovere e il potere di impedire che chicchessia, a partire da Callipo, si elevasse al di sopra delle prerogative esclusive della Magistratura, delle garanzie costituzionali e degli stessi “codici etici” che i partiti si sono dati. Il fine di qualche voto o di qualche eletto di partito in più può forse giustificare un procedere siffatto? Dispiace, infine, che in tal modo si ottiene solo di alzare un polverone ed una confusione che indeboliscono oggettivamente il fronte e l’impegno su questioni davvero vitali per il futuro della Calabria quali la lotta alla mafia e l’affermazione piena della legalità”.

Infine, il Partito della Rifondazione comunista ha reso noto che non parteciperà alle elezioni “in assenza – si afferma in una nota – di un’unità delle forze della sinistra”.