Reggina in B, l’Arena si trasforma in ‘Bombonera’. Alla faccia delle norme anti-COVID

E i commercianti? Delusi, amareggiati, frustrati e incazzati neri...

Impossibile non parlarne (nuovamente).

Quanto successo ieri ha davvero dell’incredibile. E non è un’esagerazione.

Tutti i reggini (compresi molti tifosi amaranto) hanno manifestato la propria contrarietà ai ‘doppi’ festeggiamenti della Reggina in B. Più che altro al ‘modo’ in cui si è gioito ieri sera sul Lungomare Falcomatà.

Ovvero in maniera a dir poco irresponsabile.

Dopo il cauto invito degli ultrà che convocavano i tifosi nel cuore della via marina, la location scelta per esultare e godere della ‘B’ si è presto trasformata in una piccola ‘Bombonera’.

Del resto era più che prevedibile. E la colpa, questa volta, non è solo dei tifosi.

Nonostante le numerose raccomandazioni e le tante multe fatte proprio dalle forze dell’ordine, malgrado le innumerevoli segnalazioni a seguito degli ultimi festeggiamenti in piazza Duomo e nonostante il nostro umilissimo ‘avvertimento’ attraverso l’ultimo editoriale, eccoci nuovamente a parlare e denunciare quanto successo.

E questa volta, ciò che fa davvero riflettere, non sono tanto gli assembramenti (dei quali evidentemente nessuno ha più paura) ma la scelta, irrazionale e contraddittoria, delle istituzioni cittadine.

Come si può autorizzare un simile evento in epoca ‘post COVID’? Non ci ha insegnato nulla l’iniziativa (del tutto spontanea) di lunedì in piazza Duomo? Perché allora permettere un simile caos? E soprattutto, e qui viene la contraddizione, come dovrebbero sentirsi i tanti commercianti continuamente vessati per il rispetto delle normative anti-COVID dopo lo ‘spettacolo’ di ieri?

Ad essere sinceri, sappiamo bene come si sentono i nostri amici commercianti.

Sono delusi, amareggiati, frustrati e incazzati neri. La conclusione è la seguente: si è liberi di fare ciò che si vuole ma non negli esercizi commerciali.

L’onda di estasi ed irrefrenabile dei tifosi della Reggina autorizzata dalla Questura contrasta con tutto quello che le stesse istituzioni predicano da oltre tre mesi.

Eppure i tifosi erano partiti col piede giusto.

“Stiamo lavorando per fare in modo che l’iniziativa venga svolta nel pieno rispetto delle norme di sicurezza. Ci stiamo organizzando per delineare le aree destinate all’accensione di torce fumogeni ed esposizione di striscioni, per dare l’opportunità al maggior numero di persone di partecipare all’evento e poter mantenere le giuste distanze di sicurezza”.

E ancora.

“Invitiamo tutti a venire minuti di mascherina e soprattutto usare buon senso. Ci appelliamo a tutti voi per dimostrare la mentalità, maturità e la serietà raggiunta negli ultimi anni”.

Quanto visto ieri è il risultato di scelte sbagliate in tempi di Covid che sbeffeggiano i tanti commercianti di Reggio Calabria, sempre ligi e attenti alle regole imposte.

In conclusione, chi ha dato l’ok alla manifestazione di ieri, ha toppato alla grande.

Altro che buon senso…

Guarda il video