Reggio, Cannavò celebra San Martino: balli, musica e il miracolo del santo

La serata organizzata dalla parrocchia con balli, musica e degustazione di delizie locali, tra cui crispelle, caldarroste, ciambelle accompagnate dal buon vino

Cannavò (1)

La Parrocchia San Nicola di Bari e Santa Maria della Neve delle frazioni di Prumo-Riparo e Cannavò, guidata dal parroco don Giovanni Gattuso in collaborazione con la Camera Regionale Arti e Moda Calabria e della Sartoria Teatrale Stile d’Epoca guidata dall’architetto Giuseppe Bruzzese, è lieta di annunciare l’evento “Aspettando San Martino”, che si svolgerà sabato 9 novembre in Piazza Chiesa San Nicola a Cannavò alle ore 19.30.

Una serata di rievocazione storica e tradizione

Durante la serata, avrà luogo una mini rievocazione storica del miracolo di San Martino, con l’arrivo a cavallo di San Martino, accompagnato da alcuni cavalieri. Questa celebrazione rappresenta un’importante tradizione che ricorda la generosità e la pietà del santo.

Cannavò aspettando san martino

Martino di Tours, nato nell’attuale Ungheria nel IV secolo dopo Cristo, iniziò la sua vita come soldato romano. La sua storia più conosciuta narra di un incontro con un mendicante infreddolito durante una delle sue ronde. Impietosito dalla miseria del poveretto, Martino decise di condividere il suo mantello, simbolo della sua appartenenza alla guardia imperiale. La leggenda racconta che, in quel momento, la pioggia smise di cadere e un tepore straordinario si diffuse nell’aria, come se il cielo stesso celebrasse la sua generosità.

Si racconta che la notte seguente vide in sogno Gesù rivestito della metà del suo mantello militare. Udì Gesù dire ai suoi angeli: «Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito». Quando Martino si risvegliò il suo mantello era integro.

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Festeggiamenti con balli, musica e degustazioni

La serata proseguirà con balli, musica e degustazione di delizie locali, tra cui crispelle, caldarroste, ciambelle accompagnate dal buon vino. Un’opportunità perfetta per condividere momenti di gioia e convivialità.

Don Gattuso afferma: “In qualunque modo venga raccontata, la leggenda di San Martino ci mostra un esempio di grande altruismo, generosità e misericordia. Dopo questo incontro sorprendente Martino volle essere battezzato e lasciò la vita militare”.

“La leggenda di San Martino – continua don Gattuso – ci insegna l’importanza della generosità e della solidarietà verso gli ultimi. La sua azione, semplice ma profondamente significativa, ci ricorda che ogni piccolo gesto di aiuto può fare la differenza nella vita di chi si trova in difficoltà. In un mondo dove spesso prevale l’indifferenza, la storia di San Martino ci invita a guardare oltre noi stessi e a tendere una mano a chi ha bisogno, alimentando così un senso di comunità e umanità. Con questa serata vogliamo celebrare il suo esempio, facendo della generosità una pratica quotidiana vivendo un forte momento di aggregazione”.