Non aprite quell’albergo. La triste realtà del Miramare: la rinascita è ancora lontana

Hotel Miramare da gioiello a un guscio vuoto mentre a pochi metri nascerà...un centro culturale. Ora la partita è nelle mani del sindaco Falcomatà: la città attende azioni concrete

Hotel Miramare Reggio Calabria (3)

Anche a metà maggio 2025, non si muove foglia intorno al “Grande Albergo Miramare”, storico gioiello architettonico di Reggio Calabria, ancora tristemente chiuso e abbandonato. A nulla è servita, finora, la narrazione di imminente rilancio o la promessa di valorizzazione: l’albergo, simbolo dell’eleganza e del potenziale turistico cittadino, rimane privo di prospettive concrete.

Le ultime vere attività legate al Miramare risalgono all’epoca dell’ex assessore Angela Martino, con la riqualificazione della facciata esterna, un intervento di restyling che aveva acceso speranze. Il percorso di rilancio, seguito allora da Angela Martino, si era arricchito anche di uno studio di fattibilità commissionato a una società internazionale (Horwath HTL ), con una spesa di circa 30.000 euro.

Lo studio, condiviso con gli amministratori giudiziari della struttura, era stato pensato per attrarre investitori e valutare una riapertura sostenibile e consegnato al Comune nel gennaio 2024. Tuttavia, è rimasto lettera morta.

Tutto questo è avvenuto sullo sfondo delle complesse vicende legate alla SGS Srl, la società romana a cui era stato affidato l’immobile in locazione. Nel gennaio 2020, la Prefettura di Roma aveva emesso un’interdittiva antimafia nei suoi confronti.

Nonostante ciò, il Tribunale di Reggio Calabria aveva disposto il controllo giudiziario per consentire il proseguimento dell’attività. Ma la SGS, successivamente colpita da un sequestro giudiziario e afflitta da una crisi economica, non ha mai avviato i lavori interni. Di fatto, l’opportunità di riqualificare il Miramare si è arenata tra controlli, limiti finanziari e mancanza di continuità amministrativa.

A questo punto la gestione dell’intera vicenda è passata, dopo la parentesi dell’ex assessore Marisa Lanucara (senza che nessuna ulteriore attività fosse stata portata avanti in oltre un anno) direttamente nelle mani del sindaco Giuseppe Falcomatà, ma ancora nessun impulso. E mentre Reggio Calabria sogna una vera vocazione turistica, uno dei suoi potenziali fiori all’occhiello resta tristemente chiuso.

Una situazione surreale per una città che aspira ad essere una destinazione turistica di rilievo. Il Miramare, posizionato in uno dei punti più suggestivi del Lungomare Falcomatà, resta un pugno nello stomaco per chi osserva la città con occhi pragmatici: un edificio di pregio, chiuso, silenzioso, privo di funzione in una Reggio che ha invece sete di strutture ricettive.

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Il Comune ha più volte ribadito di non voler “svendere” l’albergo, sottolineando la volontà di portare avanti una gestione trasparente e economicamente sostenibile. Ma al di là delle intenzioni, la realtà parla chiaro: il Miramare è inutilizzato, chiuso, e senza un percorso definito per il suo futuro.

Il paradosso è ancora più evidente se si osserva ciò che accade a pochi metri di distanza. L’ex Cinema Orchidea giorno dopo giorno si avvicina ad una rinascita: nel 2026, salvo ritardi, si concluderà la trasformazione in centro culturale.

I lavori procedono a buon ritmo dopo gli intoppi del passato, segnale senza dubbio positivo, ma la scelta sulla destinazione d’uso lascia aperti interrogativi. In un contesto di forte carenza di posti letto e accoglienza turistica da incentivare, era davvero questa la destinazione più urgente o si poteva ragionare su un utilizzo più strategico, realizzando dunque una struttura ricettiva nel cuore della città? Il dubbio rimane, assieme alla certezza che è ormai troppo tardi per modificarne in corsa la destinazione.

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Tornando all’Hotel Miramare, come già evidenziato il dossier da qualche settimana è passato nelle mani del primo cittadino, assieme alle deleghe alle attività produttive che necessiterebbero di un assessore dedicato a tempo pieno, ultimo esempio in ordine cronologico è il pasticcio su Piazza del Popolo.

Ci si attende un cambio di passo in tempi brevi: Reggio Calabria non può permettersi di tenere chiusa una delle sue icone. Il rilancio dell’ospitalità passa anche e soprattutto da scelte politiche nette e azioni concrete che possano assecondare e avvicinare la visione di città turistica.

Non importa quanto vai pianol’importante è che non ti fermi“, così scriveva Confucio.

Ma nel caso dell’Hotel Miramare, l’amministrazione Falcomatà è immobile oramai da un anno e mezzo.