Guerra in Ucraina, botta e risposta tra Putin e Zelensky. Negoziati, piccoli passi avanti

"Devo parlare con Putin, questa guerra va fermata". "Non torno indietro, siamo un unico popolo” , le parole dei due leader

Russia e Ucraina, nel secondo round di colloqui, hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. Presto si terrà un terzo incontro.

Botta e risposta tra i due leader

Il presidente ucraino Zelensky nel corso di una conferenza stampa ha lanciato un messaggio a Putin.

“Se l’Ucraina cade, la Russia si prenderà i Paesi Baltici e l’Europa orientale. Questa guerra va fermata. Non è che voglio parlare con Putin. Io devo parlare con Putin.

“Temo per la vita dei miei familiari. L’obiettivo della Russia è di vederci in ginocchio ma in realtà ha paura della nostra unità. Le sanzioni sono serie, rappresentano un buon inizio”, le parole di Zelenzky.

Il presidente russo Vladimir Putin però non sembra voler ascoltare ragioni conferma le sue posizioni.

“Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo. I militari russi stanno combattendo per la pace, per non avere un’anti-Russia. L’operazione speciale è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo. I soldati e gli ufficiali russi che combattono in Donbass sono eroi.

Tutte le famiglie i cui membri hanno perso la vita durante questa operazione speciale riceveranno oltre sette milioni di rubli, oltre ad un indennizzo mensile. Le forze russe sono riuscite a sfondare le linee dei nazionalisti. Abbiamo attaccato il nemico e distrutto i suoi mezzi con facilità”, le parole del leader russo.

Secondo round negoziati, piccoli passi avanti

Intanto dai negoziati giungono notizie positive. Russia e Ucraina hanno raggiunto un’intesa sulla creazione di corridoi umanitari con un cessate il fuoco temporaneo. A riferirlo è il consigliere del presidente ucraino Zelensky citato dall’agenzia di stampa russa Tass. L’intesa è stata confermata anche dal capo negoziatore russo Vladimir Medinsky, che ha anche detto che sono stati raggiunti “progressi significativi”.

Un terzo colloquio si terrà nei prossimi giorni, ma per raggiungere un accordo sulla fine del conflitto ci sarà bisogno di “diversi altri round di negoziati”, che dovrebbero tenersi in Bielorussia. A dirlo è stato uno dei negoziatori russi, Leonid Slutsky, presidente della commissione Esteri della Duma.

Dalle trattative agli scontri, che purtroppo proseguono. L’esercito russo avanza in tutto il territorio ucraino. Kharkiv è ormai definitivamente sotto il controllo russo, Kiev è quasi circondata e l’attacco verso Odessa prosegue anche via mare. Secondo fonti dell’intelligence Usa, citate dalla tv spagnola Rtve, in Crimea ci sono già diverse navi in attesa dell’arrivo delle truppe di terra per lanciare l’attacco dal mare. Le autorità di Odessa – secondo le stesse fonti – hanno chiesto ai cittadini di recarsi in un rifugio per il rischio imminente di un attacco. Un cargo estone è affondato vicino alle coste dell’Ucraina, nei pressi di Odessa, in Ucraina, dopo un’esplosione. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando la Reuters.