Il Museo Archeologico di Reggio Calabria celebra il bergamotto

"La Calabria è conosciuta nel mondo per i suoi beni identitari, tra questi soprattutto i Bronzi di Riace e il Bergamotto di Reggio". Le parole di Malacrino

Il mese di agosto si chiude con un appuntamento “gustoso”, da non perdere, per gli ospiti del Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, nella meravigliosa cornice della Terrazza sullo Stretto. Per il programma delle Notti d’Estate 2019, sabato 31 agosto, a partire dalle ore 20.30, in collaborazione con il Centro Internazionale Scrittori della Calabria e con l’Associazione Pasticcieri Artigiani Reggini, si terrà la Conversazione con lo storico Pasquale Amato, docente all’Università per Stranieri “Dante Alighieri” di Reggio Calabria, responsabile della Sezione Storia del CIS della Calabria e portavoce del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria, su “Il Bergamotto di Reggio Calabria e i Bronzi di Riace. Due eccellenze mondiali di Reggio Metropolitana”.

L’incontro festeggia la quarta edizione, per l’ampia e sentita partecipazione del pubblico negli anni precedenti. Ed è la prima presentazione ufficiale del Comitato per il Bergamotto di Reggio Calabria.

Interverranno per i saluti: il direttore del MArRC Carmelo Malacrino e la presidente del CIS della Calabria Loreley Rosita Borruto.

«Quest’incontro avviene in un momento importante, perché la procedura in corso per il riconoscimento da parte dell’Unesco del Bergamotto di Reggio Calabria come patrimonio dell’Umanità è in una fase avanzata. Con i Bronzi di Riace sono le eccellenze mondiali che la Città Metropolitana può vantare. E il loro accostamento come beni identitari è stata una intuizione felice e vincente condivisa con il direttore Malacrino», afferma il professore Amato.

«Il “principe mondiale degli agrumi” è legato al territorio in cui cresce fiorente, come il prosciutto di Parma – continua –. Il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) è strettamente legato al territorio di produzione, che di solito è un comune o una provincia. Il Bergamotto è legato all’area di Reggio Calabria. Le condizioni microclimatiche e di ventilazione e le caratteristiche del terreno, collegato al mare e a terrazzamento, fanno sì che attecchisca e si sviluppi florido soltanto in quest’area».  Spiega lo studioso: «Il vento cosiddetto di canale si insinua nelle fiumare facendo abbassare le temperature, in modo da proteggere dal caldo la pianta del Bergamotto. Questo è il motivo per cui non attecchisce invece sull’altra sponda dello Stretto o nell’area della Piana».

Il direttore Carmelo Malacrino dichiara:

«La Calabria è conosciuta nel mondo per i suoi beni identitari, tra questi soprattutto i Bronzi di Riace e il Bergamotto di Reggio. Quest’ultimo è chiamato “l’oro verde” perché costituisce una ricchezza del territorio nei diversi usi che se ne fanno nel mondo: nell’alimentazione, nell’industria agro-alimentare e dolciaria, nei prodotti per la cosmesi e di profumeria».

A conclusione della serata, sarà offerta una degustazione di dolci al Bergamotto di Reggio Calabria, in collaborazione con l’APAR.

Per la campagna promozionale promossa dal MiBAC #iovadoalmuseo, domenica 1° settembre l’ingresso è gratuito per tutti al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria. Una occasione da non perdere per ammirare da vicino gli eccezionali reperti della ricca collezione del MArRC, esposti in oltre duecento vetrine su quattro livelli, e vivere così un’indimenticabile esperienza della Calabria antica.

Restano, peraltro, pochi giorni per poter visitare la Mostra “Paolo Orsi. Alle origini dell’archeologia tra Calabria e Sicilia”, curata dal direttore Malacrino con Maria Musumeci, già direttore del Museo Archeologico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa, su un progetto co-finanziato dalla Regione Calabria. In cinque sezioni espositive, in un percorso storico-biografico-tematico, è riassunto quasi mezzo secolo di attività  di scavo e di ricerca dell’archeologo considerato il fondatore della metodologia archeologica moderna. Oltre 230 reperti raccontano la storia affascinante della Calabria e della Sicilia fin dalle civiltà preistoriche e protostoriche per arrivare al Medioevo, da scoprire nella sua ricchezza di creatività e bellezza, come un periodo affascinante e tutt’altro che oscuro. I visitatori possono usufruire gratuitamente del servizio di audio guida in quattro lingue (italiano, inglese, francese, spagnolo), per una esperienza di conoscenza ed emozionale completa e appassionante. La Mostra sarà aperta al pubblico fino a domenica 8 settembre.

Si ricorda che giorno 4 settembre 2019, in via straordinaria, il MArRC sarà chiuso al pubblico alle ore 18.00 invece che alle ore 20.00.