Impianti sportivi a Reggio, Mimmo Praticò: "Continui ritardi, una vergogna. Serve controllo"

"Non si può iniziare con i lavori per poi fermarsi e pensare di riprenderli anni dopo", le parole di Praticò

Una vita nello sport e per lo sport. Mimmo Praticò rappresenta, grazie alla sua lunghissima esperienza all’interno del Coni Calabria, di cui è attualmente presidente onorario, uno dei dirigenti che meglio conoscono pregi e difetti della realtà sportiva calabrese.

Reggio Calabria, in particolare, soffre da anni  una carenza di impianti sportivi figlia soprattutto delle lungaggini che ritardano la rinascita di alcuni luoghi deputati a praticare attività sportiva.

Il commento di Praticò, ospite della redazione di CityNow, è lapidario soprattutto per quanto riguarda il campo di Ciccarello, da anni ‘parcheggiato’.

“E’ una vergogna, non è possibile vedere il campo di Ciccarello ancora in quelle condizioni. Nel dicembre 2017 partecipai, assieme all’allora sindaco Giuseppe Falcomatà, alla consegna dei lavori di riqualificazione. Da cronoprogramma i lavori dovevano durare pochi mesi, dopo 5 anni l’impianto è ancora chiuso. Mi chiedo come sia possibile”, il pensiero di Praticò.

Anche il campo Coni di Modena attende da anni un restyling, il progetto più ampio prevede anche la creazione della ‘cittadella dello sport’. Si attendono segnali anche in questo caso.

“Manca programmazione e soprattutto un’attività di controllo costante. Non si può iniziare con i lavori per poi fermarsi e pensare di riprenderli anni dopo, nel frattempo gli impianti si sono rovinati. A mio parere –sottolinea Praticò ai microfoni di CityNow– servirebbe una ‘squadra’ di ingegneri e architetti che quotidianamente monitori la situazione di tutti i lavori negli impianti sportivi reggini. Attraverso un attento monitoraggio, un cronoprogramma da seguire e report mensili si eviterebbero tutti questi intoppi, spreco di tempo e risorse”.

Il centro sportivo della Pinetina, gestito da privati, vive una fase delicata con gli imprenditori che attendono segnali dall’amministrazione comunale alle prese con un’intricata vicenda burocratica. “Ho parlato di recente con Gianni Cilione, da imprenditore capisco la sua amarezza e volontà di proteggere gli investimenti importanti sostenuti nel corso degli anni. Mi auguro si possa risolvere la situazione, anche attraverso un bando che gli consenta di avere un vantaggio rispetto alla concorrenza proprio in virtù di tutti gli investimenti fatti”.

La problematica del centro sportivo della Pinetina è legata ad un mancato esproprio da parte dell’amministrazione comunale del terreno che ospita al suo interno i campi da gioco, gli spogliatoi e la sala riunione. I gestori del centro sportivo hanno chiesto la custodia nel frattempo che la vicenda trovi una conclusione da un punto di vista burocratico, così da poter continuare nell’attività ed evitare che il centro possa subire atti vandalici.

La speranza degli imprenditori che gestiscono il centro sportivo della Pinetina, nell’ipotesi che l’amministrazione comunale volesse procedere con un bando di assegnazione, è quella di poter avere priorità a parità di condizioni a fronte delle risorse (oltre un milione di euro) investite negli ultimi 10 anni.