Incendio al campo di Catona, Falcomatà: 'Senso di indignazione e di riscatto che deve appartenere ad ognuno'

"Volevo ringraziare quanti di voi, e siete stati tantissimi, con un messaggio, un post, hanno manifestato vicinanza e solidarietà" così il sindaco

A poche ore dall’incendio di origine dolosa che ha visto le fiamme colpire il campo sportivo di Catona, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà torna sulla vicenda con un post dai suoi canali social.

“Ventiquattr’ore dopo (In evidenza nel post l’immagine con i resti ancora fumanti dell’incendio, ndr).

Volevo ringraziare quanti di voi, e siete stati tantissimi, con un messaggio, un post, una storia sui social, hanno manifestato vicinanza e solidarietà per quanto accaduto ieri al campo di Catona. Ringrazio anche sua eccellenza, la signora Prefetto della nostra città, per la sua telefonata di incoraggiamento. Ventiquattr’ore dopo: Editoriali 1 Istituzioni 1 Partiti 1 Associazioni 3″.

Prosegue il sindaco:

Chisti simu? Mi rifiuto di pensarlo, ma se “la mafia uccide, il silenzio pure”. Aveva ragione Peppino Impastato. E non mi riferisco alla “quantità” di solidarietà espressa, ma ad una presa di posizione netta ed un senso di indignazione e di riscatto che deve appartenere ad ognuno, ma in particolare a tutte le realtà collettive organizzate che compongono la cosiddetta ‘società civile'”.

Conclude il sindaco Giuseppe Falcomatà:

“Ma noi non ci fermiamo lo stesso. Questo campo rinascerà da queste ceneri. Perché questa maledetta “notte” dovrà pur finire. Buona domenica, Reggio”.