Incendio al campo di Catona: solidarietà e condanna di politica e associazioni

A poche ore dall'incendio doloso che ha colpito il campo sportivo di Catona numerosi i messaggi di ferma condanna e vicinanza

Sono passate poche ore dall’incendio doloso che ha colpito il campo sportivo di Catona e numerosi sono i messaggi di sdegno e solidarietà che arrivano dalla politica, dal mondo delle associazioni e da liberi cittadini. Un sostegno che lo stesso sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha riconosciuto ringraziando via social la cittadinanza.

Donne Democratiche di Reggio Calabria

“Lo smarrimento del sindaco Giuseppe Falcomatà, dopo l’incendio doloso al campo sportivo di Catona, è il naturale sentimento di chi lotta ogni giorno, resiste alle difficoltà dell’amministrare, ai limiti della società e, sopratutto, dell’umanità e, in un attimo, vede crollare ogni sforzo. A chi glielo avete fatto il dispetto?”, ci chiediamo anche noi. Se non ai vostri figli, ai vostri nipoti, al futuro di una città, di un territorio. Quale può essere il motivo per sfregiare un bene pubblico se non la subcultura criminale, generata da aridità d’animo e ignoranza?

La Conferenza delle Donne Democratiche dell’area metropolitana di Reggio Calabria sostiene e incoraggia il sindaco Falcomatà, la sua giunta e la sua amministrazione a non mollare la presa, resistere ancora. Resistere sempre.

Una società migliore ha bisogno di una forza democratica unitaria e determinata, noi siamo pronte a fare la nostra parte, al fianco di chi – come Giuseppe Falcomatà – lavora ogni giorno per la legalità, la democrazia e il bene comune. Ripartiamo!”

I consiglieri regionali dem: “Vicinanza a sindaco e ai cittadini del quartiere di Catona”

“Ferma condanna al vile incendio doloso che ignoti hanno appiccato al manto erboso del campo sportivo di Catona, popoloso quartiere periferico di Reggio Calabria, che l’Amministrazione comunale, guidata da Giuseppe Falcomatà, stava finendo riqualificare”.

A sostenerlo è il consigliere regionale Giovanni Muraca, anche a nome degli altri consiglieri dem di palazzo Campanella. Dichiara ancora Muraca:

“L’attenzione alle periferie è sempre stata al centro dell’attenzione dell’Amministrazione Falcomatà e anche del mio impegno da assessore ai Lavori pubblici e non è accettabile che ingenti sforzi economici e umani vadano in fumo a causa di qualcuno che pensa ancora di potere intimidire o comandare per mezzo di atti intimidatori. La vicinanza del gruppo del Pd alla cittadinanza del quartiere di Catona, al sindaco Falcomatà e alla sua amministrazione, è totale e siamo certi che l’impegno del primo cittadino e della sua giunta continuerà con ancora maggiore forza rispetto a prima. Nell’attesa fiduciosa – conclude Muraca – che le Forze dell’Ordine prontamente intervenute sul luogo dell’incendio possano accertare i responsabili e assicurarli alla giustizia”.

Morabito (Pd): “Ennesimo vile atto criminale”

Di seguito la nota stampa con le dichiarazioni di Antonio Morabito, segretario Federazione metropolitana Pd.

“Con l’incendio delle attrezzature del campo di Catona, si consuma l’ennesimo vile atto criminale, che tenta di frenare l’azione di rinascita della nostra città. Un atto criminale che va contro quella parte di cittadini onesti, per fortuna la maggioranza della città, che nutre sincera speranza verso un cammino di recupero di luoghi, quartieri in cui un manipolo di criminali tenta di mettere sotto scacco la libertà ed il desiderio di avere una città aperta,  bella ed accogliente. Per questa ragione, riteniamo che sarebbe un errore imperdonabile immaginarli piccoli episodi di mero vandalismo.

Conclude Morabito:

“C’è qualcosa di più profondo che sta avvenendo in alcuni quartieri della nostra città. Ha fatto bene il nostro Sindaco a richiamare tutta la città a restare unita, abbiamo e dobbiamo sentire tutti il dovere di difendere la città da chi vuole tenerla soffocata nell’illegalità. Ma al contempo dobbiamo avere piena consapevolezza che la teoria dei pannicelli caldi, non ha prodotto effetti significativi. La libertà di vivere in luoghi sicuri per essere garantita ai cittadini onesti e laboriosi, va difesa con ogni mezzo”.

Il coordinamento reggino di Libera: “Violenta sequenza che da anni devasta la città”

“Il coordinamento reggino di Libera condanna il vile attentato incendiario che ha distrutto il manto erboso del campo sportivo di Catona. Le Forze dell’Ordine hanno accertato che si tratta di incendio doloso ed è quindi assai probabile che sia stato voluto e realizzato senza scrupoli dalla ‘ndrangheta.

Un attentato che si aggiunge alla violenta sequenza che da anni devasta la città e colpisce non solo la pubblica amministrazione ma anche onesti cittadini e imprenditori che non intendono piegarsi alla logica della criminalità. Un episodio gravissimo che compromette e certamente rimanda il diritto dei cittadini di Catona, e dell’area della periferia sud di Reggio, a usufruire di un importante struttura sportiva. La rabbia è ancora più grande se pensiamo che proprio questa mattina l’Istituto Comprensivo “Radice – Alighieri” di Catona, insieme alla fondazione “Girolamo Tripodi”, aveva organizzato la “Giornata della legalità” in memoria di Bruno Ielo, tabaccaio ucciso sette anni fa perché non aveva ceduto il proprio tabacchino alla locale cosca. Oltre a quella di Daniela, figlia di Bruno Ielo, c’è stata anche la testimonianza di Vincenzo Chindamo che ha raccontato, ai numerosi e attenti ragazzi della scuola, la storia della sorella Maria. Le due vittime innocenti della criminalità avevano in comune la passione per il lavoro: Maria e Bruno hanno pagato con la vita per aver difeso il loro lavoro senza cedere alle minacce e alle pressioni dei mafiosi di Archi e di Limbadi. E proprio un’ora dopo la conclusione della premiazione degli alunni che hanno partecipato alla terza edizione del concorso in memoria di Bruno Ielo, sui social abbiamo visto il campo di calcio devastato dall’incendio e il sindaco Falcomatà che osservava i danni in un silenzio che però esprimeva rabbia, sconcerto e dolore.

Il coordinamento reggino di Libera, certo che neppure questo gravissimo attentato piegherà la volontà di impegnarci per costruire comunità libere e non violente, esprime ai cittadini di Catona e all’amministrazione comunale reggina la propria vicinanza e la disponibilità a collaborare per continuare a costruire percorsi che finalmente liberino i territori dalla violenza criminale dei mafiosi, persone che hanno perso la loro vita consegnandola a capi cosca senza scrupoli e avidi di denaro e potere”.

Antonio Merenda, Movimento cristiano lavoratori: “Fatto che non può rimanere impunito”

Con queste parole il presidente provinciale del Movimento cristiano lavoratori di Reggio Calabria, Antonio Merenda, ha espresso la sua ferma condanna per l’incendio doloso che ha distrutto il manto di erba sintetica che avrebbe completato la ristrutturazione del campo sportivo di Catona.

“Un atto vile e criminale che ci indigna e che condanniamo con estrema fermezza. È un fatto intollerabile che non può rimanere impunito. Confidiamo nella giustizia e siamo certi che gli autori di questo vile gesto saranno al più presto individuati e consegnati all’autorità giudiziaria”.

Cristallo( Pd): “Sono al vostro fianco, Giuseppe!”

Queste le dichiarazioni di Jasmine Cristallo, direzione nazionale PD e Candidata al Parlamento europeo.

“L’appello di Giuseppe Falcomatà alla mobilitazione popolare contro la criminale ferocia di chi ha distrutto le speranze degli amministratori reggini, di tanti bambini e ragazzi, di un quartiere e di un’intera città, deve essere accolto e fatto proprio da chiunque senta sulla propria pelle la rabbia e l’amarezza per la viltà del gesto. Il materiale bruciato si riacquista, ma è il danno sociale a lasciare segni indelebili. Giuseppe Falcomatà e la sua amministrazione non devono essere lasciati soli nella battaglia a favore di quella normalità fatta di legalità, crescita e sviluppo condivisi, non avversati. Io non mi tiro indietro, sono al vostro fianco, Giuseppe!”.

Democratici e Progressisti: “L’Amministrazione comunale interverrà con immediatezza”

Queste le dichiarazioni dei Consiglieri Comunali del Gruppo Democratici e Progressisti Marcantonio Malara, Antonino Castorina, Filippo Burrone e Giuseppe Nocera.

“L’episodio incendiario che ha riguardato il campo di Catona in cui con un intento doloso rotoli di manto sintetico sono andati in fiamme è un episodio ignobile e raccapricciante che colpisce non solo tutta la comunità del posto ma in particolare un città che merita rispetto e verso la quale c’è massima attenzione”.

Proseguono i consiglieri del Gruppo Dp:

“L’Amministrazione comunale interverrà con immediatezza per restituire il campo sportivo nelle condizioni migliori possibili e nel più breve tempo anche al fine di dare un segnale chiaro e tangibile che se c’e’ chi distrugge c’e’ al contrario vuole ricostruire. La politica tutta, al netto delle appartenenze concludono i consiglieri comunali del Gruppo DP ha il dovere di essere unita e compatta non solo nella condanna di tali condotte ma anche nella necessità di agire insieme in difesa dei “nemici di Reggio Calabria” che con queste azioni barbare pensano, sbagliando , di rallentare un cambiamento necessario ed urgente oltre che culturale che deve partire dalle periferie per arrivare in centro città”.

Musella: “Non c’è bisogno di sparare per essere mafiosi”

Di seguito le dichiarazioni di Adriana Musella, già presidente Coordinamento Antimafia:

“Sembra la tela di Penelope. A Reggio Calabria, quello che con sacrificio e speranza viene realizzato è destinato ad essere distrutto, a qualunque livello. Ieri un campo di calcio, prima ancora un parco e così via. Evidentemente i lavori pubblici in itinere e i finanziamenti previsti, stanno risvegliando gli appetiti ed entra in azione l’arma della prepotenza e della devastazione. Ma la gente non può rassegnarsi , la gente deve reagire. Invece un silenzio assordante circonda ogni cosa. Si tace di fronte ai soprusi, alle ingiustizie, alla sopraffazione. Chi si azzarda, poi, ad andare controcorrente e contrastare questo sistema viene distrutto senza appello e con la persona anche il buono che si costruisce. Mi chiedo dove sia la coscienza e la dignità di un popolo. Non si può stare alla finestra a guardare mentre la casa brucia perchè si verrà travolti da quelle stesse fiamme. Questo però non si capisce e non si guarda al di là del proprio uscio, assecondando così, la mentalità mafiosa. Si perchè non c’è bisogno di sparare per essere mafiosi. La mafia è prima di tutto un modo d’essere, una mentalità”.