Confindustria, tra digitalizzazione e semplificazione. La grande sfida passa dalla PA

"C’è ancora tanto da fare ma i primi risultati stanno arrivando, bisogna rompere gli schemi con il passato e superare il modus pensandi degli ultimi anni”

“Semplificazione & digitalizzazione”.

E’ il tema dell’incontro che si è tenuto questo pomeriggio, all’interno della sede di Confindustria di via Torrione a Reggio Calabria. Ospite d’eccezione il ministro della Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo.

“Pnrr, la grande sfida è la capacità di spesa, la Calabria ha una disponibilità importante di 5 miliardi ma serve mettere a terra queste risorse – spiega Aldo Ferrara, presidente Unindustria Calabria. Sull’autonomia differenziata, anche in questo caso possiamo parlare di grande sfida e possibilità di accorciare le distanze con il resto del paese. Non entro nel merito della Zes unica, perdiamo gli sportelli digitali, bisognerà stare attenti perché non ci saranno più possibilità di deroghe e di potere dei commissari. Circa il 35% dei dipendenti pubblici è vicino all’età pensionabile, questo significa che è arrivato il momento di puntare con forza sui giovani e le competenze digitali, così da velocizzare e snellire i processi. La Calabria sta dimostrando grande coraggio e capacità di reazione in questo momento storico”.

Al tavolo dei relatori anche il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’on. Francesco Cannizzaro, la vice presidente della Regione Calabria Giusy Princi, il presidente di Confindustria Domenico Vecchio ed il presidente della Camera di Commercio Ninni Tramontana.

“Andare via da Reggio Calabria ormai non sembra essere più una scelta ma l’unica scelta – spiega il primo cittadino Falcomatà – Tra i motivi di questa emigrazione credo ci sia la costante contrazione di personale degli enti locali. Da Sindaco di questa città chiedo al Ministro la possibilità di favorire risorse per incentivare l’assunzione di personale così da far scorrere le graduatorie. Rispetto alla digitalizzazione, il Comune di Reggio Calabria ha messo in campo 23 milioni di euro negli ultimi anni, tutte risorse esterne all’ente. Lo dico anche per rovesciare una narrazione che dice che al Sud le risorse comunitarie non vengono utilizzate e tornano indietro”.

Per Ninni Tramontana:

“La digitalizzazione rappresenta un fattore chiave per la competitività delle imprese. Cassetto digitale, firme digitali, il sistema ‘impresa in un giorno’, sono esempi che fanno capire l’importanza di questi processi. Parliamo di una rivoluzione che semplifica enormemente le attività di imprese, p.a. e cittadini”.

Ad affrontare il tema della digitalizzazione anche la vice presidente Giusy Princi:

“Ci troviamo oggi nella casa dell’industria reggina e calabrese, si sta lavorando tanto con questi enti perché non vogliamo un’Italia ancora a doppia velocità, anche gli ultimi dati dimostrano del ritardo netto del Mezzogiorno, legato anche da una transizione digitale e innovazione che ancora non abbiamo. E’ un momento felice se consideriamo le necessità che derivano dalle risorse comunitarie e del Pnrr, che vanno incanalate nelle principali necessità delle imprese, ovvero: digitalizzazione, formazione, ricerca e internazionalizzazione. Come si sta operando? Investendo, penso ad esempio 25 milioni di euro con il bando che vuole favorire innovazione e ricerca industriale. Ci sono circa 700 milioni di euro da mettere in campo nei prossimi anni, andando a rintracciare i bisogni delle aziende e finanziando le startup della nostra regione. Tutto questo significa accompagnare i giovani e le imprese che vogliono formare nuove professionalità in Calabria, tutto questo significa sviluppo. Una P.A. vicina ai cittadini e le sue esigenze è un obiettivo che bisogna sempre più centrare. C’è ancora tanto da fare ma i primi risultati stanno arrivando, bisogna rompere gli schemi con il passato e superare il modus pensandi degli ultimi anni”.