La pinetina di Gambarie si illumina di cultura con lo storico prof. Caridi

“L’Aspromonte deve rappresentare il cuore pulsante della cultura"


Nell’ambito degli eventi estivi 2021, programmati dall’Amministrazione comunale di Santo Stefano in Aspromonte, su iniziativa del Sindaco dr. Francesco Malara, la stupenda pinetina di Gambarie si è illuminata di cultura con la presenza dello storico prof. Giuseppe Caridi.

L’incontro con l’autore del libro “Gli Aragonesi di Napoli” (una grande dinastia del Sud nell’Italia delle Signorie), è stato moderato dal Sindaco dell’importante Comune della vallata del Gallico. Il dr. Malara ha illustrato i motivi che lo hanno spinto ad arricchire il programma degli eventi estivi organizzati a Santo Stefano, Mannoli e Gambarie, con manifestazioni di grande prestigio culturale.

“L’Aspromonte deve rappresentare il cuore pulsante della cultura – ha dichiarato il Sindaco – dobbiamo riappropriarci del ruolo che ci spetta per capovolgere la reputazione negativa che, da tanto tempo ormai, ci accompagna e questi incontri con personalità, espressione del nostro territorio, sono indispensabili per raggiungere i nostri obiettivi. Gambarie ha il dovere di svolgere il ruolo che gli spetta, in quanto luogo simbolo dell’Aspromonte.

Il dramma degli incendi che stanno devastando le nostre bellezze naturali, sono frutto di una mentalità e di una sub-cultura che deve essere decimata. L’emulazione di riferimenti positivi, come lo sono gli eventi culturali, insieme a una seria politica di prevenzione, sono indispensabili per farci uscire da un isolamento atavico che la maggior parte degli abitanti del nostro territorio non merita”.

Ha preso poi la parola Il prof. Antonino Romeo che, entrando nel merito del libro, ha evidenziato l’importanza delle ricostruzioni storiche sviluppate nelle sue pubblicazioni dal prof. Caridi, che solo per citarne alcuni, come, Alfonso il Magnanimo, Francesco di Paola, Carlo III, rappresentano il meglio della storiografia del Mezzogiorno d’Italia. Nel suo ultimo lavoro, l’autore, espone da par suo, le origini e l’evoluzione della Corona d’Aragona. La dovizia della narrazione dei particolari -ha continuato il prof. Romeo- del periodo storico trattato appassiona per le evoluzioni geo-politiche dell’epoca, evidenziando degli aspetti che solo la ricerca minuziosa delle vicende ha potuto portare alla luce.

Avvenimenti ed argomenti che ci aiutano a comprendere meglio la storia del nostro Sud e sarebbe utile che questi contesti fossero argomenti da approfondire nell’ambito scolastico. Il prof. Caridi ha ringraziato il prof. Romeo per la presentazione e la conoscenza puntuale del libro e il Sindaco di Santo Stefano in Aspromonte per le iniziative intraprese dalla Amministrazione, da lui diretta, a favore del percorso culturale tracciato con determinazione e amore.

Nell’ interessante e corposo intervento l’autore, ha brillantemente esposto il periodo storico magistralmente fotografato nel suo volume, mettendo in evidenza, tra l’altro, dei fatti inediti che invitano a delle riflessioni su un periodo che avrebbe potuto cambiare le sorti della Storia dell’intera penisola italica.

Tra le più importanti riflessioni sottolineate, con professionalità, garbo e stile (peculiarità tipiche dell’autore), sono quelle legate alla strumentale occupazione Turca di Otranto che, di fatto, all’epoca determinarono l’arresto delle mire egemoniche degli Aragonesi.

In quel periodo, infatti, si sarebbe potuta verificare una unificazione della Penisola Italica, partendo proprio da Napoli. Con questi accurati studi il prof. Caridi, oggi rappresenta, la massima espressione nel panorama della storiografia non solo del Sud, ma dell’Italia e per gli scenari evocati dell’intera Europa. A fine incontro, dopo le interessanti domande all’autore da parte di Don Denisi e di don Ninni Morabito presenti tra il numeroso pubblico, il Sindaco dr. Francesco Malara ha esposto il programma culturale che continuerà senza soste a Santo Stefano, Mannoli e Gambarie.