Lamberti anticipa le elezioni: 'Reggio deve tornare bella gentile. Questo è l'inizio di un sogno'

"Offriamo un'opportunità di rilancio. Se i reggini la vorranno cogliere bene, altrimenti pazienza". La squadra e il progetto civico di Lamberti

“L’inizio di un sogno”, che possa ribaltare la realtà di certo non idilliaca che si respira in riva allo Stretto degli ultimi anni. Eduardo Lamberti Castronuovo anticipa le prossime elezioni comunali, dalla data ancora indefinita. La scadenza naturale sarebbe fine 2025, con probabile appuntamento elettorale nella primavera del 2026, le evoluzioni imprevedibili legate al Miramare e al Miramare bis potrebbe anticipare notevolmente i tempi.

“Non sono un magistrato, non spetta a me giudicare. Io osservo e aspetto, vedremo se si andrà a votare a scadenza oppure prima. Noi intanto vogliamo farci trovare pronti, con un progetto civico capace di rompere gli schemi. I candidati ? Verranno fuori dalla città”, spiega Lamberti, anche se poi anticipa un poker di nomi.

Annunciati alcuni nomi del nuovo progetto politico, sorpresa per la presenza dell’ex senatore Renato Meduri e di Nino Zimbalatti, attualmente sospeso in ambito del Processo Miramare ma ‘virtualmente’ con la maggioranza, lo strappo con l’amministrazione dunque è sancito.

Anche Peppe Bova e Luigi Tuccio faranno parte del progetto di Lamberti, da capire se tutti e 4 i nomi presentati oggi (dall’esperienza riconosciuta e con una provenienza bipartisan) faranno parte o meno delle liste di candidati alle prossime elezioni comunali. ‘

Il ritorno di una Reggio ‘bella e gentile’ è il messaggio che fa da colonna sonora all’evento di presentazione della segreteria politica di Lamberti Castronuovo, che tiene a precisare come non si tratti di ‘un uomo solo al comando’ e che il candidato sindaco verrà deciso più avanti anche se è facilissimo immaginare le ambizioni personali dell’editore di Rtv.

“Siamo partiti presto? Forse siamo partiti troppo tardi, anche se si dovesse votare tra 2 anni. L’obiettivo è quello di far tornare Reggio Calabria come era tanti anni fa. La città così come è ridotta non può piacere a nessuno, la qualità della vita  che viviamo è sotto gli occhi di tutti.

Noi offriamo un’opportunità, se i reggini la vorranno cogliere bene, altrimenti pazienza. I nomi non più imposti da Roma è la prima spinta che guida il nostro progetto.

Io ho amministrato con Italo Falcomatà, facendo quello che mi era stato chiesto di fare. Non voglio criticare l’attuale amministrazione, dovessi fare un elenco di quello che non funziona sarebbe lungo. Distruzione di Piazza De Nava o lo stato del Lido Comunale due dei tanti esempi”.

Ponte sullo Stretto, Lamberti si piazza esattamente in mezzo tra i favorevoli e i contrari. “Non sono un tecnico o un ingegnere, non sta a me decidere anche non saremo noi a decidere ma verrà presa altrove. Ponte o meno, l’importante è che la città sia appetibile. Dobbiamo riportare i turisti in città, senza dimenticare la fondamentale importanza di arte e cultura, oggi non adeguatamente valorizzati”.