Lecce, Baroni: le precisazioni del tecnico sul suo rapporto con la Reggina

Sulla partita: "Abbiamo fatto 64 ingressi in area. I numeri dicono che siamo i più corretti e quelli che giocano di più a calcio"

Ha cercato di smorzare i toni alla vigilia mister Baroni, rispetto a tutte le voci che hanno accompagnato il match giocato questo pomeriggio al Granillo tra la Reggina ed il Lecce. In conferenza stampa il tecnico leccese ha mostrato tutta la sua amarezza per il risultato finale e fatto una precisazione riguardo il suo trascorso in amaranto:

“Siamo stati poco cattivi in area”

“Abbiamo fatto 64 ingressi in area tirando poco in porta, per mancanza di cattiveria, queste sono le gare che ci servono da lezione per la parte finale di stagione. E’ un campionato dove bisogna aspettare l’ultimo secondo dell’ultima giornata per stabilire chi andrà in A, torneo complicato, chi ha maggiore lucidità e capacità di gestire le pressioni arriverà fino in fondo. Sapevo che avrebbero cambiato lo schieramento, piuttosto siamo stati contratti sin dall’inizio, ma abbiamo attaccato male l’area avversaria e poco determinati. Poi non si poteva giocare bene, tante interruzioni, il match si è giocato poco e quindi non riuscivamo a dare ritmo. L’episodio della mancata restituzione della palla? Ma lasciate fuori queste cose, continuate a guardare… Prima della partita si parla con l’arbitro e si chiede se ci si deve fermare, noi non ci fermiamo e non l’avremmo fatto neppure a situazione inversa, non è una regola, andiamo avanti. Sono aspetti inutili, i numeri dicono che siamo i più corretti e quelli che giocano di più a calcio”.

“Sono un professionista, la Reggina lo sa…”

La risposta del tecnico riguardo il suo addio alla panchina amaranto: “Io sono un professionista, guardate quello che ho fatto nel calcio. Alla Reggina mi sono comportato in maniera più che professionale in tutto, questo lo sa la società, il Dg di allora ed il Ds Taibi, chiuso, parliamo d’altro”.