Calabria, il commissario Longo: 'Sanità da ristrutturare'

Standard delle prestazioni, migrazione sanitaria e Strada sub-commissario? Le risposte di Spirlì e Longo a Titolo V

Sanità in Calabria. Un capitolo vastissimo della quotidianità di una delle Regioni d’Italia che non vive al passo con le altre, ma che anzi annaspa e fa fatica ad andare avanti. Di questo si è parlato, ancora una volta, a Titolo V, in onda ieri sera venerdì 4 dicembre 2020. Ospiti del programma di Rai 3 il Presidente facente funzioni Nino Spirlì ed il neo commissario ad acta Guido Longo.

Sanità in Calabria: Spirlì e Longo ospiti a Titolo V

Già la scorsa settimana il commissario era stato ospite ai microfoni Rai, ma aveva chiesto più tempo prima di commentare la situazione della Calabria, più tempo per toccare con mano i problemi che si troverà ad affrontare nel corso del suo nuovo mandato.

“La situazione è esattamente come me l’aspettavo. Problematica sul piano, della territorialità e anche del rendimento nelle prestazioni sanitarie. Vorremmo, e ce la metteremo tutta, migliorare sia la qualità degli standard delle prestazioni sanitarie che una una territorialità più razionalizzata e più programmata”.

Se si dovesse parlare di priorità, Longo non ha dubbi:

“Inizieremo con il ridare il giusto diritto ai calabresi e, soprattutto, ridurre le esternalizzazioni delle prestazioni aumentando il target delle prestazioni in loco”.

Sulla vicenda sanità in Calabria è intervenuto anche il Presidente Spirlì che, nel primo mese e mezzo del suo “sfortunato” e momentaneo incarico si è ritrovato a combattere contro diversi uragani. Spirlì, infatti, è subentrato in seguito alla prematura scomparsa del Governatore Santelli, avvenuta lo scorso 15 ottobre. Da allora la Calabria sembra quasi soggiogata da un incantesimo che non la lascia libera da problemi e gravi disagi, come quello relativo alla sanità.

Sul commissariamento e l’arrivo di Longo, Spirlì ha detto:

“La scelta del commissariamento è da superare. In questo settimane ho proposto al Governo di raggiungere un accordo che permettesse di amministrare insieme la sanità regionale. Alla fine, però, è arrivato il Decreto Calabria bis e, con esso, anche il Commissario Longo. Stiamo lavorando in pieno accordo e sintonia, la sua conoscenza del territorio calabrese credo sia fondamentale per lo scopo. Ciò che ci farà andare avanti sulla retta via è lo scambio di opinioni costruttive. Mi auguro, però, che lui rappresenti l’ultimo commissariamento per la Calabria”.

Il problema della migrazione sanitaria (di medici e pazienti)

Medici e pazienti calabresi, spesso, sono costretti a fare le valigie e andar via. Chi per curarsi e salvarsi la vita, chi per costruirsi un futuro che, in Calabria, forse, non sarebbe possibile. Ma come si fa a dire ad un chirurgo calabrese, rimani qui in Calabria. Resta qui aiuta, la tua gente, lavora nei nostri ospedali?

Secondo Longo, la risposta è sempre la medesima:

“Dotando gli ospedali delle attrezzature specialistiche di cui ha bisogno lo specialista per poter rimanere in Calabria. Un miglioramento degli standard qualitativi”.

Gino Strada sub-commissario

Longo lascia una porta aperta e dice “perché no” quando, nel corso della trasmissione viene fuori, ancora una volta, il nome del medico fondatore di Emergency.

“Sulla scelta dei sub-commissari non entro, sarà Longo a decidere. Io ho rapporti diretti con Borrelli che con Boccia per quanto riguarda la Protezione Civile”.