Macabre scoperte al cimitero di Locri, il sindaco: "Situazione raccapricciante"

"Non possiamo restare inermi di fronte alla notizia della scomparsa di tombe dei propri congiunti", le parole di Calabrese

Ristobottega

Dopo il provvedimento della demolizione delle tombe al cimitero di Locri, continuano le denunce e le “macabre”scoperte.
Il sindaco della Città di Locri scrive ai Suoi cittadini.

«Finalmente il cimitero, dopo quaranta anni di soprusi, ha imboccato la strada della legalità. Invitiamo i cittadini, come sta accadendo con alcuni, a denunciare. Non possiamo restare inermi di fronte alla notizia della scomparsa di tombe dei propri congiunti».


Carissimi cittadini e cittadine,
non avrei mai voluto rivolgere questa mia lettera con queste riflessioni a Voi, per la raccapricciante e aberrante situazione delle condizioni del cimitero della nostra Città, ma è doveroso e corretto far conoscere la vicenda. Dopo la denuncia e la demolizione delle tombe abusive o non conformi si sta delineando uno scenario abbastanza inquietante e più grave di quanto ci si potesse aspettare.

L’ incisivo e determinato intervento, voluto dall’Amministrazione comunale, ha destabilizzato un quarantennale sistema di ambigua gestione del cimitero che ha tenuto in ostaggio tutti noi cittadini locresi.

Probabilmente qualcuno non aveva messo in conto l’arrivo delle ruspe, perché negli anni, in palese violazione di tutte le norme, sono state realizzate centinaia di tombe in ogni angolo del cimitero.

Per anni l’Amministrazione comunale dopo aver mandato in appalto un progetto di riqualificazione del cimitero e ampliamento dello stesso è stata molto rigida nell’assegnare posti per l’edificazione di nuove tombe. Ma mentre alcuni uffici con scrupolosi e seri funzionari seguivano in modo rigoroso tale indirizzo, qualcun altro, certo e convinto dell’impunibilità, “liberalizzava” l’edificazione di nuove tombe con una sorta di “sblocca cimitero”.


Cittadini in molti casi vittime di pochi “ignoti” soggetti che avrebbero ricoperto il ruolo di “mediatori cimiteriali” che con “interne” complicità hanno creato l’illusione di una regolare procedura di assegnazione di posto al cimitero.

Scontata ed evidente la complicità di qualche infedele operatore comunale che con il proprio operato ha, quanto meno, favorito tale assurda situazione in un contesto cimiteriale paragonabile tranquillamente ad una “giungla”.

Numerosi i cittadini raggirati che, nei giorni scorsi, anche su nostro invito, hanno sporto regolare denuncia dell’accaduto. Altrettanto mi permetto di consigliare a tutti i cittadini onesti che conoscono situazioni similari o sono state vittime di tale assurda situazione, di denunciare, perché è nel rispetto dei nostri cari, di un luogo sacro, che deve, assolutamente, rientrare la normalità al cimitero.

Molte le segnalazioni e se oggi, mi rivolgo a Voi, cari cittadini, è perché è importante ricordare che insieme si possono ottenere risultati.
Raccontare l’emblematico, incredibile e paradossale caso accaduto a due signori che mi hanno formalmente denunciato la “scomparsa” della tomba di un proprio familiare, è alquanto sconcertante, ma rispecchia, purtroppo, lo stato delle cose.

Ristobottega

I due cittadini, infatti, recatisi lo scorso martedì al cimitero per fare visita a un proprio defunto, hanno trovato la sgradevole sorpresa di scoprire una tomba, di recentissima costruzione, al posto di quella del proprio familiare. Una situazione assurda e aberrante prontamente e formalmente denunciata alle competenti autorità che si è unita alle precedenti denunce già fatte dal 2013 ad oggi.

Purtroppo tutto ciò é il frutto di un sistema a tutti noto e da tutti subito in rigoroso silenzio.

Da anni l’Amministrazione che mi onoro di rappresentare aveva attenzionato il cimitero cittadino con una serie di denunce e di azioni concrete.
Mi preme ricordare che avevano promesso la “liberazione” del cimitero e su questa direzione senza alcun indugio si sta procedendo. Già nel 2013 si era provveduto, con atto di Giunta, al divieto della “tradizionale” vendita di fiori davanti al cimitero nel periodo della ricorrenza della festa dei defunti.


Si era poi provveduto a sostituire il personale di “custodia” del cimitero provvedendo, come avviene oggi, con chiusura e apertura elettronica del cancello cimiteriale e con un monitoraggio attraverso video sorveglianza dell’ingresso cimiteriale. Si è regolamentato l’ingresso del cimitero con apposita ordinanza sindacale e si è ridotto notevolmente la presenza di visitatori con automezzo. Provvedimenti per alcuni insensati ma obbligati per ripristinare la legalità.

Tutto ciò non è però bastato a fermare un “sistema” che con arroganza e prepotenza ha creato fastidio a vivi e morti.
In attesa dell’assegnazione del nuovo progetto di ampliamento e riqualificazione l’Amministrazione ha posto un serio e determinato freno a un “modus operandi” che ha portato alla scomparsa anche di tombe e cadaveri.

Su chi risarcirà i cittadini che hanno speso migliaia di euro per realizzare le tombe, oggi demolite, una cosa è certa: si valuterà caso per caso e pagheranno di tasca propria i responsabili del raggiro e dello scempio.


Il cimitero ha imboccato, finalmente, il percorso del ripristino della legalità e non si torna indietro. Non c’è alcuna titubanza, nessuna preoccupazione e, se oggi, rivolgo a Voi questa mia riflessione è per rispetto dei Vostri cari estinti, di tutti Voi e per far chiarezza e portarVi a conoscenza di ciò che sta accadendo, invitando tutti alla massima collaborazione. Dall’osservanza delle regole, dal rispetto verso l’altro, conseguirà una ottimale gestione della casa cimiteriale, giungendo a dare decoro ad un luogo sacro e “pace” ai nostri cari defunti.

Il Sindaco

Giovanni Calabrese