Falcomatà: 'Malefix ci ricorda che la battaglia da combattere è quella per la libertà'

Reggio ancora una volta agli onori della cronaca nazionale per un fatto di mafia. Le parole del sindaco Giuseppe Falcomatà

“Si chiude una settimana complicata nella quale la nostra città arriva agli onori della cronaca nazionale per un fatto di mafia”.

È con queste parole che il sindaco Giuseppe Falcomatà inizia il suo discorso ai cittadini nella diretta di ieri sera, sabato 27 giugno 2020. Il riferimento è ovvio, l’operazione ‘Malefix‘ ha fatto parlare, ancora una volta, tutta Italia della Calabria, ma questa volta non in bene.

“Voglio fare i miei complimenti agli inquirenti per il lavoro svolto. Le situazioni emerse da questa vicenda ci dicono qual è la pervicacia, nel tessuto socio economico della nostra città, della ‘ndrangheta. ‘Malefix’ ci ricorda, qualora ce ne fosse bisogno, qual è la battaglia principale che dobbiamo combattere: la battaglia della libertà. Quella battaglia che costringe molti a dover chiedere aiuto o protezione al boss di turno”.

Il primo cittadino di Reggio Calabria, però, come spesso accade, vuole che ad emergere non sia solo il ‘marcio‘, ma anche in grande potenziale della nostra bellissima città.

“Io volevo parlarvi dell’altra Reggio – prosegue Giuseppe Falcomatà – quella che denuncia, che non si da per vinta, che decide di investire. Abbiamo bisogno di nutrirci di gente così, abbiamo bisogno di portare all’attenzione della cronaca anche storie belle e positive di chi, nonostante i soprusi, ha deciso di rimanere qui e continuare a dare il suo personale contributo alla crescita sociale del nostro territorio.

Nei giorni scorsi sono stato alla Casa del sole, che da più di 30 anni si occupa di persone con problemi di droga. Un punto di riferimento a livello nazionale, non solo locale. Sono andato a portare la mia solidarietà per quanto avvenuto nelle scorse settimane, anche se non c’era bisogno. Arrivato lì mi hanno accolto con il sorriso di chi non ha intenzione di mollare.

Sono stato a Ciccarello, dove la situazione è molto difficile. Non ero a conoscenza del fatto che oltre il 40% del Pil cittadino proviene proprio da quella zona lì. Ci hanno pensato i residenti a farmelo notare. Li c’è un cinema, un hotel, concessionarie, uffici, supermercati, negozi, un parco giochi per bambini e molto altro.

Tutti questi cittadini chiedono maggior presenza da parte dello Stato. Chiedono l’esercito per regolare le micro-discariche che sono aumentate a dismisura. chiedono incisività da parte delle istituzioni per monitorare la criminalità organizzata. Per questo motivo, mi hanno consegnato una raccolta firme (2000 residenti). Ho deciso di  chiedere la convocazione di un Comitato ordine e sicurezza per la risoluzione del problema.

Vi dirò di più, lunedì in piazza ci sarò anche io. È importante che imprenditori e cittadini si siano mobilitati in modo pacifico”.