Zuccatelli, che fa rima con Cotticelli: il Figlio dei fiori e il Generale

L'analisi degli attivisti del Movimento 5 Stelle. Da Cotticelli a Zuccatelli (cocco di Speranza): la disamina dei gruppi calabresi del M5S

Gli attivisti del Movimento 5 Stelle analizzano la situazione attuale. In una lunga nota, dopo aver riepilogato, il periodo di emergenza ormai noto, puntano il dito contro la dirigenza della sanità calabrese.

GLI ATTIVISTI DEL M5S CONTRO COTTICELLI

“La Calabria è oggi una nave che affonda, e anche i topi la stanno abbandonano; il generale Cotticelli diventa il capro espiatorio di un esercito di strapagati lestofanti, ed è costretto ad affrontare il giornalista che – pur non essendo OrianaFallaci – lo stende inchiodandolo alle sue stesse inadempienze. Alla domanda: quanti posti abbiamo per la terapia intensiva? Il Generale del Corpo dei Carabinieri in pensione balbetta imbarazzato come un ragazzino interrogato alla cattedra e colto impreparato. Trema, con lui, l’Arma dei carabinieri, tremano i ministri che l’hanno sostenuto, trema il suo staff, trema Maria. Solo l’usciere azzarda una risposta.Cotticelli, oltra a scoprire davanti alle telecamere del tg 3 di essere il responsabile del piano Covid regionale, dunque la causa del disservizio sanitario, la causa della zona rossa, la causa delle proteste, e la causa di eventuali morti Covid, comprende di essere giunto alla fine del suo mandato. La cosa strana è che non comprende che in effetti il Piano era stato da lui redatto e da lui firmato. Piccolo particolare, una quisquiglia,non era stato mai realizzato!

DA COTTICELLI A ZUCCATELLI

Gli attivisti dei gruppi Meetup Reggio 5 Stelle, Meetup Magna Grecia 5 Stelle, Meetup Istmo 5 Stelle – Girifalco, Meetup Catanzaro, Meetup Squillace, e gli attivisti del Movimento Borgia, Meetup Palmi e Meetup 5 Stelle Pizzo continuano la disamina:

Conte, impeccabile fino a ieri, senza dargli neanche il tempo di uscirne decorosamente con volontarie dimissioni, ne chiede la testa e in una prova di forza senza precedenti rimuove e sostituisce il Generale imbelle. Di chi la competenza per la sua sostituzione? Dei due ministeri, quello economico, diretto dal ministro Gualtieri (PD), e sanitario, diretto dal ministro Speranza (ex PD ora LEU). Nella concitata situazione venutasi a creare i due, Gualtieri e Speranza, coordinandosi in pochissimo tempo, sollecitamente,nominano un nuovo Commissario ad acta. E chi ci mettono? Ma guarda tu, Zuccatelli, figlio dei fiori e di Leu, le cui teorie sul contagio “affettivamente e qualunquemente” sono già letteratura.

«Non serve a un cazzo la mascherina», il virus – che scopriamo di indole romantica – può essere trasmesso solo baciando il soggetto da contagiare per un minimo di 15 minuti ed esclusivamente con la lingua”. Saranno felici di appurarlo le meretrici che non dovranno chiudere bottega, adeguando il tariffario alle prestazioni che le nuove normative anti-covid calabresi presto imporranno: tutto concesso, se al di sotto dei 15 minuti.

ZUCCATELLI COCCO DI SPERANZA

Zuccatelli è il cocco del ministro Speranza – proseguono gli attivisti del M5S nella nota – sembra coltivi dubbie amicizie (e qui in Calabria si capisce chi), è imboscato da diversi anni nel nostro sistema sanitario. In sintesi è l’uomo giusto. Nel frattempo i calabresi restano in piazza, perché le piccole attività non potranno sopportare il peso di un mese di zona rossa. Impera l’hashtag #iorestoaperto. Si rischia la vita, proprio come in guerra, perché se non di Covid si morirà di fame. Bravi a giudicare coloro che condannano, ad affermare senza vergogna che “se morti ci saranno in Calabria sarà a causa dei manifestanti”. Divide et impera: per fermare il popolo serve il popolo, e nel frattempo si conservano stipendi e poltrone.

Per fatti risalenti agli anni settanta Adele Cambria ebbe a scrivere che: “In Calabria il Governo può permettersi qualunque cosa. Se si fosse trattato dell’Emilia, tanto per fare un esempio, il Governo avrebbe chiesto scusa da un pezzo. Tutti i governi (NDR la minuscola è voluta) dall’Unità sino ad oggi (NDR ma anche fino al 2020) sono indistintamente stati razzisti e hanno considerato sempre la gente del Sud come italiani di seconda categoria” (A. Cambria, in <Alternativa>, febbraio 1971).

VICENDA DAI QUATTRO SIGNIFICATI

Secondo gli attivisti la vicenda  ha un quadruplice significato:

1) I calabresi, come al solito, si devono arrangiare e questa volta, nell’indifferenza generale, dovranno aggiungere alle altre cause di morte quella di covid per mancata assistenza medica oltre che chiudere le attività, le scuole e tanto altro, compresa la libertà, con conseguenti enormi danni miliardari e morali;

2) il PD + LEU stanno cercando di spostare/accaparrare voti in vista delle imminenti regionali, naturalmente fottendosene se le strutture sanitarie verranno fatte o meno;

3) il M5S si è fatto anticipare nella mossa “politico/criminale” non avendo esso scelto per tempo la sana e unica strada possibile: la politica e cioè pretendere per la Calabria un organismo super partes e competente, non coinvolto e senza alcun precedente neanche satirico/ironico/sbruffoncello/scoppientante ma personaggio normale, preparato, serio, professionalmente impeccabile, possibilmente di Marte, anche lunare va bene; se si considera che i calabresi pagano in termini di salute le incompetenze e le ruberie di altri, questo da 12 anni, si capisce bene che la novità politica in che si sostanzia il Movimento deve avere il coraggio di ribaltare il paradigma: poveri= morte in vivi=produzione e pretendere quantomeno l’applicazione dei livelli essenziali di assistenza che, se derivati da Roma, si traducono in livelli di morte; abbaglia, poi, la differenza di trattamento tra la politica Covid nazionale, in cui si è deciso di salvare tutti a qualunque costo e viceversa per la Calabria, da 12 anni, si decide di ammazzare tutti purché si faccia economia; oggi, ancora di più di ieri, è assolutamente inaccettabile questa doppia velocità dove però vede la Calabria con il freno a mano istituzionale;

4) come quarto effetto, pardon piccione, non riguarda la Calabria ma l’intera Italia.

“Con questa sciagurata scelta si è depotenziata la figura dello stesso Giuseppe Conte (detto amorevolmente Giuseppi) che, anche lui a sua insaputa, ha scatenato gli appetiti dei soliti navigati che trovano, chissà come e perché, sempre la via di attraccare le loro navi in porti per loro ritenuti sicuri – concludono i grillini – Non considerano, quei navigati, che qui i porti rimarranno chiusi, che gli affari interni li governeremo noi, che se la loro mira è l’affare per conquistare il potere altri hanno già intrapreso lo stesso percorso, a loro insaputa. Si faccia la scelta giusta e definitiva, si apra ad una Commissione d’inchiesta Parlamentare per definire cause ed effetti di una politica (e politici) che ha impedito ai calabresi di vivere una esistenza libera e dignitosa. Intorno a questa proposta chiederemo l’aiuto dei parlamentari non solo del Movimento ma, essendo trasversale, estenderemo l’invito a tutti i gruppi desiderosi di liberare la loro terra (s’intende l’Italia) dal marciume che sino adesso la opprime”.