Reggio, migranti al Palloncino. Condipodero: 'Scriverò al Prefetto'

"Accogliere non vuol dire privare i giovani reggini delle loro passioni e le società sportive del loro lavoro". Le parole del Presidente CONI Calabria

“Da poche ore sono stati “accolti” una settantina di migranti all’interno del “Palloncino G. Campagna” di Reggio Calabria“.

A comunicarlo, in un post su Facebook, è Maurizio Condipodero, Presidente CONI Calabria. Non è di certo una novità che i profughi che giungono nella città dello Stretto vengano destinati alla struttura del quartiere Gebbione, le associazioni sportive, però, negli anni, hanno condotto una dura battaglia affinché le istituzioni trovassero una soluzione alternativa.

“Premesso che le virgolette sulla parola accolti sono esclusivamente a sottolineare l’inadeguatezza di una struttura sportiva ad ospitare persone che fuggono dai loro paesi per inseguire il sogno di una vita migliore, arrivando sulle nostre coste dopo veri e propri viaggi della speranza.

Qualche settimana fa, con la Giunta Regionale del CONI, avevamo preso una posizione forte contro l’occupazione delle strutture sportive per l’accoglienza perché accogliere, non vuol dire privare i giovani reggini delle loro passioni e le società sportive del loro lavoro”.

Secondo quanto riportato dal Presidente Condipodero, anche l’ennesimo appello del mondo sportivo reggino e calabrese non ha sortito l’effetto sperato. Non resta che fare un ultimo tentativo:

“Questo appello, purtroppo, non ha sortito gli effetti che speravamo, proprio per questo nelle prossime ore, invierò una lettera al Prefetto Mariani per richiedere un incontro e provare a trovare una soluzione definitiva a questa triste vicenda”.