Reggio, minacce ad Arcigay: 'Vi spariamo a vista bastardi'. Manifestanti in piazza per il ddl Zan

Razzismo, discriminazione, odio tutto in poche righe destinate alla comunità LGBT. Intanto le associazioni reggine fanno rete e scendono in piazza

L’Italia da nord a sud si mobilita per lo stop alla legge Zan. Tra le città che hanno aderito alla protesta in piazza, che si terrà sabato 30 ottobre, c’è anche Reggio Calabria.

I suoi cittadini, oltre al blocco della legge contro l’omobitransfobia da parte del Senato, ha forse un motivo in più per far sentire la propria voce ed il proprio calore. Nelle scorse ore, infatti, il gruppo Arcigay cittadino è stato preso di mira da alcuni “leoni da tastiera” che, sotto ai post dedicati al ddl ed all’organizzazione della manifestazione, hanno risposto con pesanti minacce.

Lo stop al ddl Zan

Alessandro Zan Deputato Partito Democratico Legge Omotransfobia 1

“Chi per mesi, dopo l’approvazione alla Camera, ha seguito le sirene sovraniste che volevano affossare il ddl Zan è il responsabile del voto di oggi al Senato. È stato tradito un patto politico che voleva far fare al Paese un passo di civiltà. Le responsabilità sono chiare”.

Sono le parole delprimo firmatario della legge che sta facendo discutere l’Italia e, più in generale, tutto il mondo su quanto accaduto in sede di votazione. Alessandro Zan ha poi aggiunto:

“Condivido le parole di Enrico Letta: il tradimento di Italia Viva sul Ddl Zan ha sancito la rottura con il pd e con tutto il fronte progressista. IV ha scelto i sovranisti. Ha scelto l’Ungheria e la Polonia. Ha scelto chi si spellava le mani per applaudire all’odio”.

La battaglia per la legge contro l’omobitransfobia ha coinvolto davvero tutti, politici e non, cantanti e comuni cittadini.

Loredana Bertè ha affidato il suo pensiero ai social:

“Una sconfitta per tutti. Vedere una scena del genere in Senato richiama alla memoria le immagini che osserviamo durante una corrida, con persone che esultano per l’uccisione di un povero toro. I diritti di tantissime persone calpestati da 16 parlamentari che hanno votato segretamente neanche mettendoci la faccia. Che vergogna”.

E lo stesso ha fatto anche l’ex presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì:

“Zan tradito da letta e conte, affonda in Senato. La Lega ha mantenuto la propria linea di pensiero, senza mollare mai! Il Centrodestra unito vince sempre sulle menzogne altrui! Adelante!”.

Le minace ad Arcigay Reggio Calabria

Minacce Arcigay Reggio Calabria

“Scendete in piazza che vi spariamo a vista bastardi” e ancora “Vi sterminiamo come gli ebrei”.

Razzismo, discriminazione, odio trasudano ad ogni lettera. Sono questi i commenti ricevuti da Arcigay Reggio Calabria che, in questi giorni, ha dato avvio ad una campagna di sensibilizzazione per illustrare cosa sta succedendo al Ddl Zan. Parole dal sapore amaro che macchiano la reputazione di una città che, da anni, cerca di farsi promotrice dei valori di libertà e uguaglianza.

“Ma l’omofobia nel nostro Paese non esiste, è un’invenzione della teoria gender – è lo sfogo della Presidente Michela Calabrò. È da diverse ore che i canali social di Arcigay Reggio Calabria sono presi di mira con commenti e minacce. Ditemi ora che le discriminazioni non esistono”.

Ciò che fa riflettere, però, è non solo la crudeltà dell’intenzione esposta in quei messaggi, ma il terrorismo psicologico che ne deriva nei confronti, soprattutto, dei più fragili e giovani.

La comunità Lgbt scende in piazza

Locandina Manifestazione Legge Zan

Da nord a sud dell’Italia, la comunità LGBT ha deciso di scendere in piazza. La data da segnare in rosso sul calendario è quella di sabato 30 ottobre.

Ancona, Napoli, Cagliari, Bari, Monza, Reggio Calabria, Rimini, Pesaro, La Spezia, la lista è in continuo aggiornamento con i nuovi appuntamenti a sostegno del ddl Zan. Nella città dello Stretto l’incontro è a piazza Camagna alle ore 16:00.

“Un presidio per reagire ad una politica insufficiente e mediocre” ha detto l’associazione Agedo che sarà presente all’evento.

Il sostegno è arrivato anche da parte dell’associazione NUDM RC:

“L’affossamento è un grave attacco a tutte le donne, persone LGBTQIA+ e con disabilità che vivono sulla propria pelle le conseguenze di un sistema misogino, queerfobico e abilista, non solo a livello simbolico, ma anche materiale. Per questi motivi, sabato 30 novembre alle ore 16,00,  saremo anche noi in piazza Camagna, al fianco dell’Arcigay “I due Mari” e Agedo Reggio Calabria”.