Ddl Zan bocciato al Senato, Agedo: 'Questa era una battaglia, ma la guerra continua'

"Hanno esultato con cori da stadio al termine della votazione". La nota di Agedo Reggio Calabria sullo stop al ddl Zan

“Ieri abbiamo assistito alla pagina più negativa nella storia dei diritti umani e civili del nostro paese. Il Ddl Zan contro i crimini d’odio é stato stoppato definitivamente in Senato, dove alcuni politici che dovrebbero rappresentare e tutelare i nostri figli e le nostre figlie hanno esultato con cori da stadio al termine della votazione.

La richiesta di voto segreto sul Ddl Zan è l’ennesima prova dell’atteggiamento vigliacco e vergognoso che alcuni politici hanno dimostrato nella consapevolezza di stare commettendo un atto di ingiustizia. Non hanno avuto il coraggio di assumersi la responsabilità di garantire pari dignità per tutti e tutte, soprattutto per chi ancora oggi subisce discriminazioni e violenze.

Abbiamo assistito a un dibattito in Senato surreale in cui l’identità di genere da molti viene considerata una opinione transitoria, dove l’offesa e il non riconoscimento delle persone per quello che sono é considerata legittima espressione della libertà di pensiero, dove non si vuole assolutamente riconoscere e prendere atto di quello che la scienza, oltre che l’esperienza di vita, in modo uniforme ed evidente da anni riconoscono e su cui siamo sollecitati dall’Unione Europea. Non siamo di fronte ad uno scontro ideologico tra visioni del mondo diverse, ma tra chi chiede il riconoscimento di sè e chi lo vuol negare.

Vi è stata anche la discesa in campo delle gerarchie ecclesiastiche, al richiamo della “teoria del gender ” con affermazioni incredibili sulla “protezione dei minori ” e “sulla libertà di coscienza”. Solo parole, senza dire nulla su come si intende tutelare e proteggere ad esempio i bambini transgender e tutte le persone che hanno bisogno di supporto dalle istituzioni, ma questa è la becera realtà della nostra politica. Da una parte si affermava che questo DDL privilegiava l’aspetto penale, dall’altra si paventava il tentativo di “indottrinare” i bambini quando si chiedeva di fare, da parte di tecnici e specialisti, formazione ed informazione a scuola su affettività e sessualità. Non siamo di fronte a questioni etiche che riguardano semmai i comportamenti, non l’identità delle persone e a nessun tentativo di esproprio delle famiglie dal ruolo educativo anzi. Non bisogna sostenere falsità per contrapporsi.

La mobilitazione delle persone LGBTQIA+ , del movimento e delle associazioni, per una volta unitariamente, é stata forte ed imponente, anche se spesso ignorata da mass media e politica e ha visto soprattutto la presenza di giovani e giovanissimi che si sono espressi chiaramente e che noi vogliamo rispettare. Non un passo indietro, nessuno deve essere lasciato indietro.

Abbiamo sostenuto questa battaglia sapendo che la cosa peggiore sarebbe stata una brutta legge che escludesse molti e che fosse ambigua sulle persone da tutelare e in modo compatto abbiamo, dopo il voto della Camera del novembre dello scorso anno, detto NO ad accordi al ribasso. Ora si tratta di continuare, come movimento LGBT+ e non solo, le iniziative perché questa è solo una battaglia, la guerra é ancora davanti a noi.

Lo dobbiamo a noi, alle nostre figlie e figli e a tutte le persone che meritano di essere tutelate ed avere pari dignità e diritti per vivere un futuro più sereno”.

Agedo Reggio Calabria