Minicuci 'sfida' il Comune di Reggio: "Trovo 1 milione di euro dal bilancio in 60 giorni"

"Si tratta di risorse che sarebbero fondamentali per il Comune. Attendo una risposta dal sindaco f.f. Brunetti"

Nelle infuocate settimane di campagna elettorale del 2020, elezioni comunali terminate con la rielezione di Giuseppe Falcomatà, era unanime il consenso riguardo le capacità amministrative e burocratiche di Nino Minicuci, candidato sindaco per il centrodestra uscito sconfitto dopo il ballottaggio.

Non a caso il programma allora presentato da Minicuci, aveva al centro la semplificazione burocratica e lo snellimento della macchina amministrativa. Fattori che rallentano e non poco l’andatura di Palazzo San Giorgio, ingolfando una serie di attività che aiuterebbero l’amministrazione comunale ad uscire dalle sabbie mobili.


A quasi due anni dalla rielezione di Falcomatà, oggi sospeso e sostituto dal f.f. Brunetti, le problematiche sono rimaste sul tavolo, in attesa di definizione. Il ‘forestiero’ Minicuci è rimasto in consiglio comunale (e metropolitano), assicurando collaborazione e non risparmiando qualche frecciata alla maggioranza.

Nel corso degli ultimi mesi, in diverse circostanze Minicuci ha offerto supporto all’amministrazione comunale, in particolare sulla capacità di reperire risorse economiche per 1 milione di euro.

“La maggioranza pone sempre l’accento sulle difficoltà derivanti dall’avere le casse vuote. Io sono in grado di trovare dalle pieghe del bilancio 1 milione di euro in 60 giorni. L’ho già detto e ribadito al sindaco f.f. Brunetti, il quale ancora non mi ha dato una risposta ufficiale. L’avevo proposto anche al sindaco oggi sospeso Falcomatà, anche lui non mi aveva mai dato riscontro”.

Non è una ‘boutade’ o una trovata, Minicuci insiste.

Ristobottega

“Cosa chiedo all’amministrazione comunale? Nulla, solamente il personale a disposizione per poter lavorare su questa missione, che porterei avanti perchè andrebbe in favore delle casse comunali ma soprattutto di tutti i reggini. Non ho alcun dubbio sul fatto che riuscirei nell’intento, forse basterebbero anche meno di 60 giorni. Aspetto segnali da Brunetti, sono pronto a metterci la faccia davanti ai cittadini”.

Il già candidato a sindaco si dice deluso per la mancanza di ascolto da parte dell’amministrazione comunale.

“Ho personalmente fatto, e abbiamo fatto assieme ai colleghi di minoranza, una serie di proposte incentrate sul risolvere le tante problematiche che Reggio Calabria soffre. Proposte mai ascoltate e sempre rispedite al mittente.

Un esempio? Spostare dal bilancio i 200 mila euro annui indicati per il car sharing, servizio importante ma non fondamentale, e impiegarli per portare a Reggio un secondo serbatoio dell’acqua, dal costo analogo, che avrebbe risolto il problema idrico almeno nel centro città. Suggerimento purtroppo mai preso in considerazione. Ne riparleremo quando nelle prossime settimane tornerà l’emergenza idrica”, rivela con una punta di amarezza.

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Entro il prossimo settembre (l’attuale scadenza del 31 luglio verrà prorogata dal Governo), gli enti locali dovranno predisporsi del PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione), un documento unico di programmazione e governance che sostituirà una serie di Piani che finora le amministrazioni erano tenute a predisporre.

Il Piano definisce le strategie di gestione, gli obiettivi programmatici dell’ente, le modalità di monitoraggio degli esiti e tutta una serie di attività quali il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese e semplificare i processi amministrativi. Anche in questo caso, da Palazzo San Giorgio tutto tace.

“Il Comune è in gran ritardo pure su questo versante. Ne ho parlato con il sindaco f.f. Brunetti e l’Assessore al personale Gangemi, facendo presente che se non si inizia a lavorare, non si farà in tempo a presentarlo entro settembre. Inizio ad intravedere maggiore dialogo e ascolto da parte della maggioranza, mi auguro si possa proseguire su questo percorso.

Il buon amministratore deve capire quali sono le problematiche e superare gli inghippi. Io ne ho sempre incontrati durante il mio lungo percorso all’interno degli enti e li ho spesso superati, lavorando in sinergia con i dirigenti.”, afferma Minicuci.

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Le ultime elezioni amministrative, hanno visto la rielezione ‘bulgara’ di Marco Bucci a Genova. Minicuci, da ex direttore generale del comune ligure, conosce molto bene Bucci, che in passato aveva dichiarato ‘Nino mi ha insegnato a fare il sindaco, per me è un fratello maggiore’.

“Non posso che essere felice per la meritata rielezione di Bucci. Dispiace aver perso una grossa opportunità con Msc Crociere, grazie al mio amico Marco avevo trovato l’accordo per portare le grandi navi da crociera a Reggio Calabria. Le motivazioni dell’opportunità fallita? L’inerzia di Falcomatà. L’ho stimolato numerose volte a formalizzare l’accordo, non si è mai concretamente attivato per farlo”.

Inchiesta sui brogli elettorali, Minicuci aveva presentato un doppio ricorso (prima al Tar e successivamente al Consiglio di Stato) chiedendo l’annullamento delle elezioni. Come già riportato su queste pagine, si attende a breve il rientro in consiglio comunale di Nino Castorina, ex capogruppo del Pd, risultato tra gli indagati.

Ristobottega

“Le cose sono due: o la magistratura ha preso una grossa cantonata, e ci dovranno essere delle scuse, o le accuse mosse rispondono al vero e allora qualcosa dovrà emergere dalla conclusione delle indagini. Se è vero tutto quello che è stato detto, ci dovranno essere condanne.

Siamo garantisti, attendiamo il giudizio della magistratura. Noi abbiamo fatto ricorso al Tar e al Consiglio di Stato, che è stato bocciato solo perchè presentato dopo il limite dei 30 giorni, che non potevamo rispettare visto che le irregolarità sono emerse dopo. Attendiamo con serenità le decisioni degli organi competenti”, conclude il consigliere comunale e metropolitano della Lega.