Morra e Salvini, botta e risposta sui social: "Offesi calabresi, cattolici e italiani"

"Il senatore grillino offende in un colpo solo calabresi, cattolici e milioni di italiani. Si vergogni". Il botta e risposta sui social tra Matteo Salvini e Nicola Morra

“Salvini ha risposto al mio intervento in Aula dicendo di non aver voluto mandare nessun messaggio alla ‘ndrangheta esponendo il rosario in Calabria. Me lo auguro, lo voglio sperare e credo nella sua disconoscenza in merito a certi messaggi in codice. Questo però, per un ministro degli Interni, è un problema. Dovrebbe conoscere il significato di certi gesti per la ‘ndrangheta ed evitarli attentamente”.

Questo il commento apparso sui social di Nicola Morra all’indomani del dibattito in aula che vedeva protagonista Matteo Salvini. Il ministro dell’interno non ha perso tempo ed ha immediatamente commentato l’accaduto:

“Incredibile, il senatore grillino offende in un colpo solo calabresi, cattolici e milioni di italiani. Si vergogni”. 

L’intervento in aula, alla caduta del Governo, sembra essersi trasformato in una telenovela. Il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia scrive infatti una lettera indirizzata al leader della Lega:

“Caro Matteo Salvini,
l’accusa che ti ho mosso ieri in Aula con la quale secondo te avrei offeso “calabresi, cattolici e milioni di italiani” ha in realtà delle basi culturali che, ancora una volta, voglio spiegare a te ed a tutti quanti ignorano cosa sia la ‘ndrangheta.

Spero che leggerai queste parole per comprendere il motivo del mio consiglio di evitare certi gesti, soprattutto nei territori piagati dalle mafie da tanti, tanti decenni.

Tu ad Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, località sotto il controllo della ‘ndrina Arena, così come a Soverato, in provincia di Catanzaro, hai ostentato e baciato platealmente un rosario, ignorando che la ‘ndrangheta ha, purtroppo, il suo santuario di riferimento nella Madonna di Polsi in Aspromonte, sopra San Luca, e che questo gesto ha un preciso significato nella simbologia religiosa-‘ndranghestista. Cosa che un ministro che dovrebbe occuparsi di lotta alla mafia deve sapere.

Cerco di ispirarmi ai valori della fede cristiana, ho rispetto per il rosario.
Proprio perché lo rispetto, non accetto che si ostenti in certe occasioni a fini propagandistici elettorali.

Un Ministro dell’Interno deve conoscere la realtà che, istituzionalmente, ha il compito di combattere. Essendo Presidente della Commissione Antimafia io queste cose le studio puntualmente ogni giorno.

Perché non lo fai anche tu, invece di azzerare il livello del dibattito facendone una questione religiosa quando io parlavo di simbologia della ‘ndrangheta?
Apprendendo certe cose, sono certo che tu stesso preferirai evitare tali gesti”.