Regionali, Irto: ‘La Calabria ha bisogno di uno shock. Occhiuto e il cdx hanno fallito, ora tocca a noi’
Frecciatina al Governatore uscente: "Occhiuto ha pensato a se stesso, non alla Calabria" ed anche alla Premier: "Ha riscoperto la regione solo per le elezioni"
03 Ottobre 2025 - 09:15 | di Eva Curatola

Piazza Duomo a Reggio Calabria, ieri sera, ha fatto da cornice al comizio elettorale di Pasquale Tridico. Accanto al candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, anche Giuseppe Conte e Nicola Irto.
Il segretario regionale del Partito Democratico ha pronunciato un discorso netto, che ha toccato i temi più delicati a pochi giorni dal voto del 5 e 6 ottobre.
Irto: “Occhiuto ha pensato a se stesso, non alla Calabria”
“A pochi giorni dal voto tutti dobbiamo mobilitarci per portare più persone possibile alle urne. Siamo di fronte a un momento complesso della vita della nostra regione. C’è un soggetto che per interessi propri, non per interessi della Calabria, il 31 luglio ha deciso di dimettersi, l’8 agosto il Consiglio regionale si è sciolto, il 6 settembre si sono presentate le liste. Un vero e proprio blitz per il proprio tornaconto, senza guardare ai problemi che lascia ai comuni, ai problemi giganteschi della sanità”.
Irto ha denunciato la situazione sanitaria:
“Non lo dice il centrosinistra, o Tridico, lo dicono i numeri. La Regione paga 300 milioni alle altre regioni d’Italia. I calabresi che vanno al Nord a curarsi trovano medici e personale sanitario calabrese. In questo modo i nostri cittadini vengono fregati due volte”.
“Basta uomini soli al comando: serve un direttore d’orchestra”
Il senatore ha spiegato la scelta del campo largo:
“Di fronte a queste grandi questioni potevamo scegliere due strade: ripetere gli errori del passato, come nel 2020 e nel 2021 quando ci presentammo divisi alle regionali, o come alle politiche del 2022 che hanno consegnato il Paese al governo Meloni. Oppure potevamo fare una cosa più complicata: l’unità. Se c’è l’unità del centrosinistra c’è la credibilità di un progetto politico per vincere questa regione”.
E ancora:
“Abbiamo trovato un candidato al di sopra dei partiti, che per credibilità, storia personale e professionale abbiamo riconosciuto come lo straordinario direttore d’orchestra di cui la Calabria ha bisogno: Pasquale Tridico. Uomini soli al comando ne abbiamo già avuti troppi. Non abbiamo avuto una giunta regionale, ma un presidente che ogni giorno comunicava qualcosa. Il Consiglio regionale è stato ridotto a un passacarte, silenziato nelle sue prerogative”.
“Occhiuto è un dinosauro della politica”
Irto non ha risparmiato critiche al presidente uscente:
“Occhiuto è un dinosauro della politica calabrese, da 35 anni nelle istituzioni, e vuole apparire come l’uomo nuovo. Negli ultimi quattro anni ha avuto la possibilità di cambiare la sanità, ma ha fallito. La nostra regione ha bisogno di uno shock, non di propaganda”.
Le accuse a Giorgia Meloni e al governo nazionale
Nel mirino anche la premier:
“Negli ultimi quattro anni Meloni ha dimenticato la Calabria. È venuta solo ora per le elezioni. Aveva promesso accise più basse sulla benzina, bollette più leggere, investimenti infrastrutturali. Al contrario, le accise non sono state tagliate, le bollette sono aumentate e le infrastrutture restano ferme. Ci troviamo con il progetto irrealizzabile del Ponte sullo Stretto per il quale stiamo già pagando, con l’alta velocità sparita dai radar e con la SS 106 dimenticata”.
Un passaggio anche sulla ZES:
“L’unica cosa positiva che avevamo era la Zona Economica Speciale e l’hanno cancellata. Avevano detto che la Calabria sarebbe diventata la California d’Italia, invece hanno preso in giro i cittadini”.
L’appello finale: “Andiamo a vincere”
Il discorso si è concluso con un richiamo agli elettori alla partecipazione:
“Non si può lasciare una scelta così importante in mano a pochi. La Calabria ha bisogno di uno shock, hanno avuto la loro occasione e hanno fallito, lo dicono i dati. Ora tocca agli altri, tocca al centrosinistra. Andiamo a votare, andiamo a vincere”.