Ponte sullo Stretto, Dieni (M5S) irremovibile: 'La nostra posizione non cambia'

La deputata pentastellata ribadisce il punto di vista del partito sulla realizzazione della maxi infrastruttura tra Sicilia e Calabria

Diversi esponenti politici hanno, più volte, manifestato il loro interesse sulla realizzazione dell’attraversamento stabile che unirebbe l’isola allo Stivale. Tanti altri, invece, hanno ribadito la loro ferma contrarietà. L’ultima in ordine cronologico è stata l’on. Federica Dieni del Movimento 5 Stelle.

La realizzazione del Ponte sullo Stretto: discordia tra i partiti?

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Ponte Sullo Stretto

Passano gli anni, si alternano i Governi, cambiano le necessità, ma lui resta lì, in attesa di essere approvato, finanziato e costruito. Si tratta del Ponte sullo Stretto di Messina a cui i Governatori di Calabria e Sicilia hanno persino dato un nome: Ulisse.

Nella giornata di ieri, venerdì 7 maggio, le due Regioni meridionali hanno registrato una notevole sinergia istituzionale priva di bandiere politiche, all’insegna della realizzazione di una maxi infrastruttura che potrebbe stravolgere completamente le sorti del Mezzogiorno e dell’Italia intera.

Forza Italia, Fratelli d’Italia, Italia Viva, Partito Democratico e Lega hanno partecipato all’evento  “Progetti per il sud e ponte sullo Stretto” organizzato a Villa San Giovanni alla presenza di esperti e rappresentanti delle associazioni di categoria.

Dieni (M5S) irremovibile

“La nostra posizione sul Ponte non cambia, mi dispiace deludere il senatore Marco Siclari”.

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Ha scritto la deputata calabrese in un post su Facebook, nel quale illustra anche le motivazioni del secco “no”:

“I fondi al Sud devono essere usati per le opere infrastrutturali necessarie come l’alta velocità, la ferrovia ionica e la statale 106”.

Una constatazione ovvia che, però, nulla toglie al Ponte sullo Stretto che, altro non è che un tassello da aggiungere a tutte le opere da realizzare al sud, in questo particolare caso in Calabria per colmare il gap Nord-Sud. Lo ha evidenziato anche il viceministro Morelli in visita a Messina:

“L’alta velocità sarà l’ovvia conseguenza del ponte sullo Stretto” ha spiegato il rappresentante del Governo Draghi a proposito, però, della Sicilia che, a differenza della Calabria non è rientrata, sotto questo punto di vista, all’interno dei finanziamenti previsti dal Pnrr.

L’on. Dieni, invece, non ha alcun dubbio:

“Non serve buttare soldi pubblici in altri studi di fattibilità inutili: il ponte non serve e non si può realizzare in una zona sismica come la nostra! Servono collegamenti marittimi frequenti e veloci che riuscirebbero a raggiungere lo stesso risultato, senza deturpare la bellezza del nostro territorio che dovrebbe vivere di turismo! #Noponte non era solo uno slogan”.


Se sul “deturpare la bellezza del nostro territorio” si può parlare di gusto e opinione personale, dato che i ponti sono fra i maggiori attrattori di turismo mondiale, lo stesso non vale per quanto illustrato dall’onorevole per l’impossibilità di realizzare l’opera a causa dell’attività sismica. Approfonditi studi hanno smentito ogni possibile congettura. Non per niente il ponte è stato progettato ed ha, già da tempo, ottenuto il disco verde da parte degli esperti.

Come affermato dal Presidente Spirlì “basterebbe rispolverare quel vecchio progetto e partire con i lavori”. Possibilità che ha già trovato il consenso di una società nota a livello mondiale che si è occupato della ricostruzione del ponte di Genova. WeBuild, attraverso l’amministratore Salini, più volte in questi mesi, ha dato non solo non la sua disponibilità alla creazione del ponte sullo Stretto, ma si è messo in gioco, insieme alla sua esperienza nel settore, per illustrare agli italiani perché un’opera così importante dovrebbe essere immediatamente finanziata.

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