Occhiuto lapida il reddito di dignità: ‘Ingannano gli elettori, non è realizzabile’

"Lo hanno nominato sempre meno, perchè a livello regionale non si può fare" la replica del presidente uscente sulla proposta dello sfidante Tridico

Roberto Occhiuto Presidente Regione Calabria FI

Nel comizio che ha visto sul palco il presidente uscente Roberto Occhiuto, al centro della piazza di Lamezia Terme, alla presenza di Meloni, Tajani e Salvini, è arrivata anche la replica al “reddito di dignità”, proposta bandiera del candidato progressista Pasquale Tridico. Una misura che, secondo Occhiuto, non sta in piedi né sul piano giuridico né su quello economico.

«Proposte che ingannano gli elettori»

«Lanciano proposte che non sono realizzabili – ha detto Occhiuto –. Il reddito di dignità, poi, per pudore lo hanno nominato sempre meno. Perché? Perché a livello regionale non si può fare. Ingannano gli elettori. Esiste già l’assegno di inclusione, che copre quelle fasce di reddito che non potrebbero vivere altrimenti».

Il modello proposto dal centrodestra

Di fronte alle piazze calabresi, Occhiuto ha contrapposto la sua visione:

«Noi abbiamo proposto una misura collegata al merito. La platea a cui ci rivolgiamo è quella degli universitari, fondamentali per il futuro della Calabria».

Il presidente ha spiegato che l’obiettivo è sostenere le famiglie e incentivare i giovani a restare in regione:

«Le famiglie si indebitano, fanno prestiti. Allora ho detto: perché non dare un incentivo ai giovani diplomati calabresi, affinché rimangano qui, mantenendo la media del 27? A questi ragazzi daremo 500 euro al mese oltre alle borse di studio».

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