Operazione Chirone, Tansi: 'Sanità libera dalla morsa della 'ndrangheta'

Carlo Tansi ha commentato l'operazione che ha svelato infiltrazioni mafiose all'interno dell'Asp di Reggio Calabria

“L’ultima operazione, soltanto in ordine di tempo, condotta da magistratura e forze dell’ordine denominata Chirone, che ha colpito l’Asp di Reggio purtroppo minata da pesanti infiltrazioni mafiose, ci riporta, semmai ce ne fosse bisogno, alla triste realtà quotidiana della nostra bellissima, ma sfortunata, Calabria. Una terra ahimè soggiogata da un potere marcio e velenoso, quello della ‘ndrangheta, che grazie alla sua spaventosa forza intimidatoria tuttavia anche al fiume di denaro posseduto ha infettato e corrotto tanti pezzi della società civile. Parlo dello stupro di fiancheggiatori a pagamento che hanno offerto collaborazione e perfino protezione a boss e loro emissari, rendendoli ancora più temibili e difficilmente afferrabili”.

Carlo Tansi nel commentare l’operazione Chirone ha aggiunto:

“Meno male che, sempre nella terra in cui è nata ed è proliferata questa malapianta per dirla con il procuratore Nicola Gratteri, ci sono però anche persone annoverabili fra i servitori dello Stato migliori in assoluto d’Italia e forse addirittura del mondo. Mi riferisco a donne e uomini che esercitano la delicata funzione di magistrato e investigatore, costantemente a caccia dei più temibili delinquenti del pianeta e dei cosiddetti colletti bianchi da cui sono spalleggiati in cambio di soldi. Una ricerca di notizie di reato e prove a supporto per fermare i colpevoli che si rivela ogni giorno estenuante ma spesso anche foriera di risultati lusinghieri per la stragrande maggioranza di cittadini perbene con il sacrosanto diritto di essere liberi.

È il caso odierno in cui è stata peraltro colpita una delle azioni più odiose e intollerabili della Cosa Nostra calabrese: l’infiltrazione di un settore nevralgico qual è la Sanità. Un ambito fondamentale, intendo, che interessa ognuno di noi per se stesso o magari per un familiare. Si tratta dunque di una specie di ‘luogo sacro’, in cui dovrebbe unicamente contare la tutela della salute di ogni singolo cittadino. E invece niente. Perché producendo una massa di quattrini tanto nel pubblico quanto nel privato fa ovviamente gola a capimafia, clan e loro stipendiati in giacca e cravatta, contro cui io e tutto il movimento civico Tesoro Calabria ci battiamo a fianco di chi ha il delicato compito di amministrare la Giustizia e di arrestare i corrotti e i corruttori”.