Ordinanze 'Stop al 5G' nel mirino dell'Antitrust: scatta la revoca

"Le ordinanze comportano restrizioni concorrenziali ingiustificate" secondo l'Autorità di Garanzia della concorrenza e del mercato

Finisce nel mirino dell’Antitrust l’ordinanza emessa dal sindaco Giuseppe Falcomatà riguardante il blocco temporaneo ed a scopo precauzionale dell’installazione delle antenne 5G a Reggio Calabria.

Nel provvedimento dell’Autorità di Garanzia della concorrenza e del mercato si legge che gli interventi dei Comuni sono delle restrizioni all’attività economica:

“L’autorità, nell’adunanza del 28 luglio 2020, ha deliberato di inviare una segnalazione relativamente agli ostacoli all’installazione di impianti di telecomunicazione in tecnologia wireless 5G che vengono frapposti da svariate amministrazioni comunali nel territorio italiano.

Tali atti amministrativi comportano restrizioni concorrenziali ingiustificate che rischiano di compromettere la prestazione dei servizi di telecomunicazione ai consumatori ed alle imprese, lo sviluppo delle reti di comunicazione elettronica degli operatori nuovi entranti e l’impiego di nuove tecnologie.

Gli atti amministrativi, quale le ordinanze sindacali o altri atti di indirizzo che vietano in tutto il territorio comunali la sperimentazione, installazione e diffusione di impianti di telecomunicazione mobile con tecnologia 5G, in attesa di dati scientifici più aggiornati, costituiscono un ostacolo assoluto e generalizzato all’installazione di impianti di telecomunicazione mobile con tecnologia 5G e rappresentano una battiera al libero dispiegarsi della concorrenza, nonchè alla libertà di stabilimento e alla prestazione dei servizi da parte degli operatori di telefonia.

Tali divieti all’installazione ed esercizio di impianti di telecomunicazione mobile e fixed wireless access (Fwa), nella misura in cui rendono impossibile la copertura radiomobile in tecnologia 5G nell’intero territorio comunale, si pongono in contrasto con la normativa nazionale e comunitaria.

Alla luce dell’importanza degli effetti sull’intero sistema economico che le tecnologie di telecomunicazione 5G avranno nei prossimi anni in Italia, l’Autorità ritiene quanto mai prioritaria l’eliminazione degli ostacoli ingiustificati e non proporzionati all’intervento infrastrutturale mediante la definizione di un’azione amministrativa efficace ed efficiente e che bilanci i diversi interessi pubblici rilevanti”.

Fonte: Gazzetta del Sud