Il Pd a Reggio si riforma, Falcomatà rimane defilato e cerca una tregua

Il sindaco sospeso, dopo aver utilizzato il bastone e 'sfidato' il suo stesso partito, adesso sembra voler privilegiare la carota

Il Partito Democratico reggino si prepara ad una nuova era. Sabato scorso si è tenuta l’assemblea cittadina dem, all’ordine del giorno la ratifica dell’elezione della segretaria Valeria Bonforte e la discussione sulla riorganizzazione dell’attività politica del partito.

“Un appuntamento fondamentale per dare, anche formalmente, l’avvio del nuovo corso del Pd a Reggio Calabria dopo lo svolgimento dei congressi. Occasione utile per avviare il dibattito sulle emergenze che Reggio dovrà affrontare nel prossimo futuro e sulla stessa riorganizzazione del partito che dovrà tornare ad essere punto di riferimento per gli iscritti, i cittadini e l’intera Comunità reggina”, le parole di Valeria Bonforte che assicurato una ‘rigenerazione’ del Pd in riva allo Stretto, fatto di Agorà, confronti e una riforma dei circoli.

Al fianco della neo segretaria del Pd reggino, gli uomini forti dei dem, a partire da Nicola Irto (capogruppo in Consiglio Regionale e segretario in Calabria), Seby Romeo e il segretario provinciale Antonio Morabito.

Per dare un segnale di unità, il Pd reggino ha allargato l’invito a tutta coalizione, invito raccolto in modo abbastanza trasversale. All’assemblea infatti erano presenti Nino De Gaetano del gruppo Democratici e Progressisti e Carmelo Versace, sindaco f.f. della Città Metropolitana, oltre ovviamente a tutti i consiglieri e assessori del Partito Democratico. ‘Abbastanza trasversale’ legato alla mancanza di Italia Viva, partito che a Reggio Calabria (e non soltanto a dire la verità) è in aperto contrasto con il Pd.

Il grande assente all’ultima assemblea del Pd è stato Giuseppe Falcomatà, mancata partecipazione prevista e prevedibile, oltre che comunicata in anticipo ai dirigenti dem locali a causa di altri impegni. Non si è trattata della prima assenza del sindaco sospeso in occasione di assemblee o riunioni del Pd reggino e difficilmente sarà l’ultima.

I rapporti tra le parti rimangono tesi, il rimpasto della giunta successiva alla sentenza del Processo Miramare ha causato una serie di strascichi difficili da rimuovere del tutto. La ricostruzione del Pd in Calabria, le mosse con ‘vista sul futuro’ da parte degli esponenti dem locali, il caso Fotia e il progressivo assottigliamento del cerchio magico vicino i principali nodi da affrontare per Falcomatà.

Il sindaco sospeso, dopo aver utilizzato il bastone e ‘sfidato’ il suo stesso partito, adesso sembra voler privilegiare la carota. La conclusione della telenovela deleghe (sia al Comune che alla Città Metropolitana) il primo passaggio distensivo dopo settimane di tensione, adesso c’è da affrontare il fondamentale bivio dell’approvazione del bilancio a Palazzo San Giorgio. Questioni che Falcomatà a causa della sospensione osserva da lontano ma che non possono che vederlo interessato da un punto di vista dell’equilibrio generale da preservare all’interno della maggioranza.