Caos Vaccini, La Strada e Riabitare Reggio: 'Nessuna organizzazione, intervenire urgentemente'

Il movimento di Saverio Pazzano elenca una serie di interventi da adottare nell'immediato

La Strada e Riabitare Reggio con Saverio Pazzano critica ancora una volta e a distanza di una settimana dalla prima nota, il piano vaccini a Reggio Calabria.

“Con una lettera aperta rivolta alle autorità competenti, avevamo in quell’occasione evidenziato le principali criticità del sistema e suggerito alcune soluzioni. Abbiamo poi continuato a monitorare la situazione e oggi constatiamo con rammarico che nulla è cambiato.

L’assoluta mancanza di organizzazione continua a regnare sovrana, costringendo decine e decine di persone, molte delle quali in condizioni precarie di salute o con disabilità, a lunghe code, assembramenti e attese estenuanti. L’impegno costante del personale medico e volontario non riesce a colmare le lacune di un sistema fallace, disorganizzato e farraginoso, che dimostra ancora una volta l’incapacità, da parte di ASP e Regione Calabria, di svolgere la propria funzione principale: prendersi cura della popolazione, tutelandone la salute. A farne le spese, come sempre, sono le persone più fragili, che vedono di fatto negato il proprio diritto ad un accesso agevole alle cure.

Lanciamo nuovamente l’allarme e ribadiamo le soluzioni già proposte, nella speranza che la nostra denuncia trovi finalmente ascolto. Occorre:

• Elaborare un sistema di prenotazioni che fissi gli appuntamenti ad un orario preciso onde evitare che si verifichino assembramenti;
• Aprire più centri vaccinali sul territorio cittadino e aumentare la platea del personale vaccinante, anche impiegando su base volontaria i medici di medicina generale, come previsto dal protocollo stipulato fra Regione Calabria e sindacati;
• A carico dell’amministrazione comunale: organizzare un servizio d’ordine e di assistenza, costante e funzionale, con l’impiego di vigili e il supporto della protezione civile.
Occorre infine agire urgentemente, lo ribadiamo. La situazione è caotica e allarmante, e rischia di trasformarsi in una bomba sanitaria proprio nel momento in cui la diffusione delle varianti del COVID-19 ha provocato, nel nostro Paese, una recrudescenza della pandemia. Speriamo che la nostra denuncia abbia forte risonanza. Noi continueremo a vigilare e a batterci affinché venga garantito a tutte le persone l’accesso alle cure e il diritto fondamentale alla salute.