Ponte sullo Stretto, tutti i numeri e le prossime fasi: pedaggio auto, ipotesi a 10 euro
Costo, piano economico finanziario e tariffe: tutte le novità sul Ponte dopo la fondamentale approvazione del Cipess. FOTO e VIDEO
06 Agosto 2025 - 16:44 | Comunicato Stampa

Ponte sullo Stretto, dopo la fondamentale approvazione da parte del Cipess, si prevede entro il 2025 l’avvio dei cantieri. I primi lavori riguarderanno la viabilità e le opere che permetteranno di minimizzare, fin dall’inizio delle attività, ogni impatto dei cantieri sul territorio che sarà preparato ad ospitare i cantieri del ponte grazie all’esecuzione delle prestazioni anticipate che comprendono:
- Costruzione delle piste di cantiere, evitando l’interferenza del traffico dei mezzi di cantiere con il traffico ordinario;
- Predisposizione dei campi base;
- Realizzazione dei sistemi dell’approvvigionamento idrico per soddisfare i fabbisogni di cantiere;
- Potenziamento del sistema fognario;
- Bonifica ordigni bellici;
- Risoluzione delle interferenze con i sottoservizi (acqua, gas, elettricità, telecomunicazioni, ecc.) per garantire il loro funzionamento durante la realizzazione dell’Opera;
- Monitoraggio ambientale ante operam;
- Indagini archeologiche e geognostiche;
- Opere compensative dell’impatto territoriale e sociale;
- Opere compensative ambientali.

Progettazione esecutiva e avvio lavori
Con l’efficacia della delibera CIPESS saranno avviati i primi lavori relativi alle Opere anticipate e contestualmente sarà avviata la progettazione esecutiva in parallelo per tutte e tre le fasi progettuali previste:
Fase 1 – Collegamenti stradali e ferroviari. Avvio lavori previsto maggio 2026;
Fase 2 – Gallerie, svincoli e le tre nuove stazioni ferroviarie. Avvio lavori previsto settembre 2026;
Fase 3 – Opera di Attraversamento: Torri, blocchi ancoraggio, sistema di sospensione, impalcato sospeso, Centro direzionale. Avvio lavori previsto marzo 2027.
Il completamento lavori è previsto per il 2032.

Iter procedurale espropri
Con l’approvazione del progetto definitivo dell’opera il CIPESS dichiara la pubblica utilità che darà avvio graduale della fase espropriativa, in relazione alle attività di cantiere. I soggetti coinvolti dalle attività di esproprio riceveranno comunicazione diretta digitale (Cassetto virtuale/PEC) o mediante raccomandata con avviso di ricevimento, che consentirà loro di presentare elementi utili per la determinazione dell’indennità.
Sarà privilegiata la procedura bonaria in conformità alla vigente legislazione, con l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti. A tal fine la Società Stretto di Messina si impegna a promuovere un proficuo rapporto di collaborazione tra i soggetti coinvolti.
Fermo restando che la Società Stretto di Messina ha l’obiettivo di salvaguardare l’interesse delle parti, promuovendo la procedura bonaria come soluzione primaria, resta ovviamente impregiudicato il diritto dell’espropriando di richiedere la determinazione dell’indennità, in via amministrativa, tramite una terna di tecnici (di cui uno nominato dallo stesso espropriando, uno dall’espropriante e uno dal Presidente del Tribunale Civile nel cui territorio è censito il bene da espropriare) ovvero in via giudiziale, tramite la Corte di appello competente per il Territorio.

Piano di monitoraggio ambientale
L’ambiente è considerato un elemento cardine nel processo progettuale, per il quale la Società ha scelto di investire molto in termini organizzativi, umani e finanziari. È stato infatti sviluppato un Piano di Monitoraggio Ambientale, quale componente tecnica essenziale che accompagna l’intero ciclo di vita del progetto.
Monitora l’evoluzione delle condizioni ambientali e territoriali nelle diverse fasi del progetto, al fine di rilevare tempestivamente eventuali criticità, verificare l’efficacia delle azioni previste e fornire una base informativa solida per l’adozione di eventuali misure correttive.
Si articola in tre fasi operative:
- Ante operam, che documenta lo stato iniziale dell’ambiente prima dell’avvio dei lavori, fornendo un quadro di riferimento completo e dettagliato;
- In corso d’opera, durante la quale vengono monitorati gli effetti temporanei legati alle attività di cantiere, con l’obiettivo di gestire eventuali impatti in tempo reale;
- Post operam, in cui si osservano gli effetti dell’opera a regime, valutando la compatibilità e la stabilizzazione delle nuove condizioni ambientali.

Ambiti territoriali di monitoraggio
Distingue due ambiti territoriali di monitoraggio:
- Aree di cantiere: Riguardano le zone immediatamente interessate dai lavori, con una fascia di monitoraggio estesa fino a 500 metri. L’obiettivo è intervenire rapidamente in caso di effetti ambientali critici o non previsti.
- Area vasta: Copre un territorio molto più ampio: circa 43 km² in Sicilia, 15 km² in Calabria, e oltre 1.600 km² di area marina. Include aree ad alto valore naturalistico come SIC e ZPS. Il suo scopo è analizzare in modo sistemico e prolungato gli effetti ambientali e sociali su scala territoriale più ampia.
Costo, Piano Economico Finanziario e tariffe
Il valore aggiornato dell’investimento, a valle della avvenuta definizione degli atti aggiuntivi con tutti i diversi affidatari, resta confermato a 13,5 miliardi di euro, interamente coperti dalle risorse stanziate dalla Legge di Bilancio 2024 e dall’aumento di capitale della Stretto di Messina pari a 370 milioni sottoscritto nel 2023 dal Ministero dell’economia e delle finanze.
Il Piano Economico Finanziario conferma la sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa. L’intero investimento, al netto dei contributi pubblici previsti, risulta ammortizzato entro la scadenza della concessione (2062). Il capitale sociale viene rimborsato integralmente, con un rendimento in linea con il costo della provvista pubblica.
Per quanto riguarda i pedaggiamenti per il traffico veicolare, sono state individuate tariffe ottimali che garantiscono l’equilibrio economico-finanziario della concessione e, al contempo, promuovano la continuità territoriale tra Sicilia e Calabria.
Il richiamato sistema di finanziamento dell’opera ha consentito di sviluppare un’ipotesi di piano tariffario sensibilmente inferiore agli attuali costi di attraversamento dello Stretto di Messina pur garantendo nel periodo di esercizio dell’Opera l’integrale copertura dei costi operativi e degli investimenti in manutenzione straordinaria.
In particolare, ad oggi, al netto dell’adeguamento all’inflazione alla data di entrata in esercizio del ponte, si stima una tariffa base per le autovetture inferiore a 10 euro, con riduzioni significative per i viaggi frequenti. La puntuale definizione delle tariffe si avrà in prossimità dell’apertura al traffico del pont