Ferrante (MIT): ‘Il Ponte sullo Stretto sogno di Berlusconi e progetto strategico per il Sud’
"Non si tratta di una "cattedrale nel deserto". Stiamo investendo 23 miliardi di euro per realizzare opere connesse al ponte"
27 Agosto 2025 - 14:37 | Comunicato Stampa

«Il Ponte sullo Stretto rappresenta per questo Governo, e in particolare per Forza Italia, non solo un sogno – quello del Presidente Silvio Berlusconi – che si realizza, ma anche un progetto strategico che può finalmente colmare un divario storico e scrivere un nuovo capitolo per il rilancio del Sud e la modernizzazione del Paese. Significa continuità territoriale reale, integrazione nei corridoi TEN-T europei, ma anche lavoro e sviluppo delle economie locali».
Così Tullio Ferrante, Sottosegretario al MIT e deputato di Forza Italia, in una intervista a L’Identità.
Ponte e opere collegate
Ferrante ha sottolineato che non si tratta di una “cattedrale nel deserto”:
«Stiamo infatti investendo 23 miliardi di euro per realizzare in Sicilia opere come la media velocità ferroviaria sulla Palermo-Catania-Messina, la costruzione della Catania-Ragusa, il riammodernamento – per la prima volta dalla sua costruzione – dell’autostrada A19 Palermo-Catania e il completamento della SS 640 Caltanissetta-Agrigento. Tutte infrastrutture connesse al Ponte e fondamentali per garantirne la piena funzionalità e l’integrazione nel sistema dei trasporti regionali e nazionali».
Governance dei porti
Sulle nomine al MIT per i porti, il sottosegretario ha chiarito:
«Il tema della governance dei porti è centrale, poiché da essi passano competitività e crescita del Paese. Le nomine in Sicilia e Campania riguardano valutazioni tecniche, non politiche: l’obiettivo è garantire stabilità del sistema e individuare figure autorevoli, esperte e capaci, in grado di affrontare le sfide globali e attrarre investimenti».
La visione di Forza Italia
Ferrante ha concluso ribadendo la strategia del partito:
«Forza Italia porta avanti la visione di un Mezzogiorno al centro delle rotte mondiali, dove i porti non siano solo luoghi di transito, ma veri e propri motori di crescita».