Ponte sullo Stretto, cosa succede dopo il ‘no’ della Corte dei Conti

Diverse le eccezioni sollevate dai magistrati contabili. Quali gli effetti? Cosa accade ora? E quali i prossimi step?

ponte sullo stretto

La Corte dei Conti boccia il Ponte sullo Stretto. Un clamoroso ‘stop’ che rallenta i tempi, allunga le procedure e che congela l’entusiasmo del Governo nell’iter di avvio dei lavori della gigantesca opera.

I magistrati contabili hanno detto no al progetto al termine di una lunga camera di consiglio non concedendo il visto di legittimità e la registrazione della delibera che aveva approvato il progetto definitivo e che impegnava oltre 13 miliardi per la realizzazione del Ponte.

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In attesa delle motivazioni, in corso di stesura e che saranno rese note entro trenta giorni, tutti si chiedono quali saranno gli effetti della bocciatura della Corte dei Conti al Ponte sullo Stretto.

Coperture economiche, l’affidabilità delle stime di traffico, la conformità del progetto definitivo alle normative ambientali e antisismiche e le regole europee sul superamento del 50% del costo iniziale, questi i punti sotto la lente di ingrandimento della Corte dei Conti.

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Ci sono poi i vincoli di protezione ambientale e l’aumento delle spese dunque a preoccupare i magistrati contabili.

Ma cosa accadrà adesso? Quali gli effetti? Quali i rischi? Tecnicamente anche con il parere negativo della Corte dei Conti, il Governo potrebbe decidere di andare avanti con il progetto del Ponte.

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Il Consiglio dei Ministri può infatti disporre che l’atto (delibera) contenga degli interessi pubblici superiori e debba avere comunque un suo corso. Intanto numerosi sono gli interventi delle ultime ore. Meloni, Salvini, Ciucci si mostrano ‘sorpresi’ e dichiarano di andare avanti.

“Non fermeranno l’azione del Governo’, tuona il presidente Giorgia Meloni. “Intollerabile”.

Il Governo attende le motivazioni, che secondo indiscrezioni dovrebbero arrivare molto prima dei prossimi 30 giorni.

“La Corte dei Conti non ha ‘bocciato’ il progetto del Ponte ma ha negato al momento la registrazione. La delibera del Cipess rimane ed esiste – spiega l’ad della ‘Stretto di MessinaPietro Ciucci Ci sono ulteriori step procedurali che consentono di dare efficacia alla delibera. Dobbiamo ancora conoscere le motivazioni, perchè finora abbiamo risposto a tutte le richieste di chiarimenti della Corte dei Conti. Non c’è nessuna violazione della normativa europea”.

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Per il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Alessandro Morelli infine il Ponte sullo Stretto,

“è l’opera più importante del mondo”.

E in effetti, anche i numeri relativi all’assunzione del personale confermano l’importanza dell’opera. Dopo l’apertura di Wubuild delle selezioni, sono arrivate in soli tre giorni oltre 8.000 mila domande.

La palla adesso, in attesa delle motivazioni, passa al Governo che dovrà decidere come sanare il giudizio della Corte dei Conti.