Ponte sullo Stretto, dal Governo un Osservatorio permanente: dentro i sindaci di Messina e Villa

Per ovviare ai malumori dei due primi cittadini, la soluzione è stata presto trovata: costituire un Osservatorio permanente

Le forze di centrodestra stanno letteralmente spianando la strada al Decreto Legge Ponte, che tra circa 10 giorni sbarcherà ufficialmente in Parlamento per la votazione, sulla quale verrà posta la fiducia.

Gli alleati di Governo, infatti, stanno incassando risultati importanti con i vari emendamenti e proposte di modifica al Decreto di conversione in Legge del DL recante “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria”.

Ciò che più preme al Cdx è arrivare compatto e ben preparato al 16 maggio, data della presentazione, mettendo a punto il DL e dando ascolto alle reali necessità del territorio e creando tutte le strutture e sovrastrutture necessarie per un iter veloce ed efficace tanto delle procedure amministrativo-burocratiche, quanto della materiale realizzazione del Ponte. Il tutto tentando di creare meno disagi possibile ai cittadini.

In questa direzione, per esempio, va certamente l’emendamento approvato ieri che porta la firma del deputato reggino Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera, riuscendo ad ottenere che, parallelamente alla costruzione del Ponte, venga previsto un adeguato sistema di trasporto pubblico locale integrato tra le due sponde dello Stretto; questo per rispondere principalmente alle esigenze dei pendolari, quindi dei cittadini di Reggio, Villa San Giovanni e Messina.

Vincolo che l’emendamento prevede sia in fase di costruzione della grande opera sia una volta realizzata.

Un altro aspetto importante della realizzazione, soprattutto in fase di “decollo” ma non di meno in corso d’opera, sarà il monitoraggio. Questo è uno dei nodi più dibattuti con la Sinistra, che vorrebbe i sindaci dei Comuni interessati all’interno del Cda della Società Stretto Spa. Sul punto non è minimamente d’accordo la Maggioranza, che ha rispedito al mittente le proposte, principalmente per paura di creare un precedente, perché così facendo ogni altra opera pubblica richiederebbe poi l’utilizzo della stessa prassi.

Del resto, le due Regioni interessate, quindi gli enti sovraordinati, sono già presenti all’interno della Spa e sarà compito loro rassicurare gli enti locali e assicurare le corrette procedure, andando ben al di là di sterili campanilismi e staccati politici. Polveroni di circostanza a parte, artatamente alimentati dalla Minoranza, in realtà proprio su questo aspetto le garanzie da parte del Governo ci sono sempre state, precise e puntuali, arrivando per tramite di un rappresentante istituzionale che tra l’altro è siciliano doc: il Sottosegretario ai rapporti con il Parlamento, Matilde Siracusano, sempre in prima linea da anni ormai sulla questione Ponte ed opere complementari.

In ogni caso, per ovviare ai malumori dei primi cittadini delle principali Città coinvolte, la soluzioni è stata presto trovata: costituire un Osservatorio permanente, al cui interno inserire i sindaci di Messina e Villa San Giovanni, autorizzandoli ad essere presenti in qualità di uditori durante le sedute più importanti della Stretto Spa.

A proposito di trasparenza, un’altra importante novità dell’ultimora è il “cassetto virtuale” per dematerializzare le procedure espropriative relative alla realizzazione del collegamento stabile tra Sicilia e Calabria; vale a dire uno spazio internet ad accesso riservato che servirà allo scambio diretto di comunicazioni e documenti tra destinatari delle procedure ed a favorire l’accesso agli atti, seguendo così passo passo l’evolversi delle procedure, in particolare gli espropri, una delle questioni più spinose.