Ponte sullo Stretto, Salvini: "Un'opera che darà fastidio alla mafia"

Il ministro delle Infrastrutture: "Il Ponte sullo Stretto come la cupola del Brunelleschi, tante critiche ma dopo 600 anni è ancora lì”

«Basta aprire una enciclopedia per scoprire che anche Brunelleschi, quando progettò la cupola di Firenze, venne criticato. Gli dissero che non si poteva fare».

Matteo Salvini, parlando alla Scuola di formazione politica della Lega a Milano, secondo quanto riportato da La Stampa  propone un inedito parallelo tra l’opera del Duomo di Firenze e il ponte sullo Stretto di Messina «criticato dai signori del no».

Il ministro delle Infrastrutture ribadisce:

«Se Brunelleschi si fosse fermato alle critiche ai “non starà mai in piedi”, non l’avrebbe fatta. E invece, dopo 600 anni è ancora lì».

La platea di giovani apprendisti leghisti lo applaude. Secondo Salvini, che ha promesso la cantierizzazione del ponte entro l’estate del 2024, «è un’opera che darà fastidio alla mafia perché porterà sviluppo e lavoro vero in terre che ne hanno voglia». Il ministro ricorda che il governo sta sbloccando «centinaia di opere» e tra queste «un Ponte tra Palermo, Roma, Milano e Berlino».

Alle critiche nel merito dell’opera risponde:

«Stanno diventando tutti ingegneri. Io mi affido a quelli del mestiere», e a quelle economiche: «Ricordo a quelli che, soprattutto a sinistra, dicono che costerà troppo che costerà la metà di quanto sta costando agli italiani il reddito di cittadinanza, che non lascia traccia».

Infine, ne ha anche per gli animalisti, «persone bizzarre»: dicono che «la costruzione del ponte infastidisce uccellini e pesciolini. Ma ci sono uccelli sono più intelligenti di certi umani. Uccellini e pesciolini… io vi adoro». Il ministro parla poi di un «nuovo Rinascimento, se ciascuno farà il suo l’Italia nei prossimi anni anni vivrà una rivoluzione di bellezza, modernità e ricchezza che non ha mai vissuto negli ultimi decenni».