Post-Elezioni: vince il ‘civismo’ ma il Csx gongola, FI K.O. a Scilla prende San Lorenzo
Da un lato Melito e Scilla vicine al centrosinistra, dall'altro San Lorenzo e Marina di Gioiosa Ionica diventano 'bandierine' del centrodestra. Quali le ripercussioni in vista delle elezioni a Reggio del 2026?
29 Maggio 2025 - 17:17 | di Vincenzo Comi

Elezioni comunali nel reggino, un test per la politica locale e non solo. Un banco di prova per chi amministra che è servito a saggiare il gradimento dei cittadini rispetto alle varie amministrazioni che governano il territorio regionale.
Solo quattro i Comuni al voto nel corso dell’ultimo weekend, un numero esiguo rispetto ai 97 che formano l’area metropolitana di Reggio Calabria. Parliamo di una piccola fetta di elettorato ma quanto basta però per comprendere alcune dinamiche anche in vista delle prossime elezioni comunali che interessano la città dello Stretto.
E così tutti hanno atteso i risultati provenienti da Marina di Gioiosa Ionica e dalle più vicine Scilla, Melito Porto Salvo e San Lorenzo. Su questi due ultimi Comuni il verdetto è arrivato in tempi rapidi, essendoci stato solo un unico candidato sindaco, da superare soltanto il quorum del 40% degli elettori, obiettivi centrati da Tito Nastasi (neo sindaco di Melito Porto Salvo) e Sandro Polimeni (San Lorenzo).
Su Scilla e Marina di Gioiosa invece i nomi dei rispettivi sindaci Rocco Femia e Gaetano Ciccone sono arrivati nel pomeriggio di lunedì.
Quali sono i risultati politici derivanti dalle ultime elezioni comunali nel reggino?
Primo dato. La netta vittoria di Gaetano Ciccone. O meglio la netta sconfitta di Carmen Santagati, affiancata nel corso della campagna elettorale da nomi di spicco di Forza Italia. Ricordiamo gli interventi a sostegno della Santagati in una piazza San Rocco gremita di Francesco Cannizzaro, Giusy Princi e del Ministro Anna Maria Bernini.
Per il partito di centrodestra dunque un severo K.O. a Scilla messo a segno non solo da Ciccone ma persino da Rocco Bueti (candidato non pervenuto). Santagati così entra in consiglio comunale in terza e ultima posizione.
La sconfitta scillese, ma non solo, per Forza Italia potrebbe avere ripercussioni negative in vista delle prossime elezioni regionali calabresi. Evidentemente è stato commesso più di un errore, a Cannizzaro e i suoi il compito di recuperare il gradimento provando a ricucire la ferita aperta. Che la Santagati sia stata penalizzata proprio dalla sovraesposizione di FI e del mondo del centrodestra? E’ una delle ipotesi in campo.
Nel frattempo il centrosinistra, con i vari esponenti politici rimasti strategicamente in panchina nel percorso di avvicinamento alle elezioni comunali, a risultato acquisito, provano oggi a intestarsi i meriti forti dell’appartenenza al centrosinistra dei due vittoriosi Nastasi a Melito Porto Salvo e Ciccone a Scilla.
Come avviene infatti nella quasi totalità dei piccoli Comuni, gli schemi politici saltano e gli esponenti di centrodestra e centrosinistra tentano di mettere qualche bandierina sparsa in modo random, con le liste dei vari candidati sindaco spesso e volentieri senza simboli di partito e con la presenza di candidati al consiglio comunale di entrambe le coalizioni. Così è successo anche nel corso delle ultima amministrative del 25 e 26 maggio durante le quali ha senza dubbio prevalso la logica degli schieramenti civici con i partiti nascosti nell’ombra.
Il centrosinistra a Scilla gongola, dicevamo, e lo fa anche su Melito dove il sindaco Nastasi ha ottenuto 4.645 voti con il 56,65% di affluenza.
“La storia di Ciccone e Nastasi, dirigenti del PD reggino, non può avere smentite di sorta”, evidenzia il segretario metropolitano del PD Morabito.
Ricordiamo come a Melito il candidato sindaco era solo Tito Nastasi, dopo l’esclusione dalla competizione di Patrizia Crea. Un’ingenuità imperdonabile quella di Crea e del suo staff, con la candidatura a sindaco saltata a causa di irregolarità nella presentazione delle liste.
Secondo dato. Se il centrosinistra ‘gode’ per i risultati di Scilla e Melito P.S., il centrodestra dal canto suo, si compiace per i risultati di Marina di Gioiosa Ionica e San Lorenzo, rispettivamente con Rocco Femia e Sandro Polimeni eletti primi cittadini.
E proprio quest’ultimo, nel day after ha annunciato la sua adesione a Forza Italia.
“Ho sempre sposato la linea portata avanti da Forza Italia e dalla sua Segreteria regionale e continuerò a farlo adesso da primo cittadino”.
Queste le parole di Polimeni.
Il quadro politico dunque, alla luce dei risultati ottenuti, presenta sostanzialmente un pareggio (2-2).
Il piccolo antipasto elettorale ci offre dunque un territorio, quello metropolitano, decisamente dai due volti. La portata principale, ovviamente, arriverà tra 12 mesi. Le elezioni comunali a Reggio Calabria già infiammano le due coalizioni e tutte le forze civiche, alimentando la curiosità degli addetti ai lavori e degli elettori reggini. L’appuntamento con le urne del 2026 rappresenta uno spartiacque decisivo, destinato a spostare gli equilibri politici in riva allo Stretto.