Aggiungi (un) posto a tavola, il verdetto del Governo: dipenderà dalla 'zona'

Il "colore" della Regione non è l'unico limite imposto dal Governo. Il numero dei commensali cambierà anche in base al tipo di locale

Anche questo nodo è stato sciolto, per ora. Il Governo, in base alle proposte delle Regioni ha scelto la linea guida per il numero dei posti a tavola dei locali.

Alla fine, ancora una volta, ha vinto la “diversità” e la suddivisione per “zona”.

Posti a tavola: il confronto Governo – Regioni

Aggiungi un posto a tavola, o forse no. In tempi di pandemia tutto è incerto e mutabile da un momento all’altro. Prendete, ad esempio, il numero di posti consentiti a tavola per un pranzo, un aperitivo, una cena o un caffè fuori. La lotta tra quattro o più persone ha raggiunto un apparente verdetto.

Secondo quanto riportato da Agi, si è chiuso il confronto tra il governo e le Regioni dopo il tavolo tecnico cominciato questa mattina sulla possibilità di allentare le maglie all’aperto ma anche di prevedere che allo stesso tavolo possano sedersi più di quattro persone nei ristoranti al chiuso. Cosa prevede la nuova disposizione? Si in zona bianca ed all’aperto.

Cosa accade in zona bianca e zona gialla

Il tetto di 4 persone per tavolo, per ora, cade nelle zone bianche, dove i commensali potranno essere 8. Per la precisione, a condividere lo stesso tavolo potranno essere otto persone appartenenti, al massimo, a due diversi nuclei familiari. La “buona” notizia, invece, è che non ci sarà più una soglia per i tavoli all’aperto. Niente da fare, invece, per i locali al chiuso e quelli in zona gialla, per la quale il governo si riserva di decidere dopo due settimane di sperimentazione.

Speranza: “Bisogna distinguere tra locali all’aperto e al chiuso”

roberto speranza

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, ha rilanciato sul compromesso trovato dal Governo chiedendo di abolire il limite di quattro all’esterno anche nelle regioni in zona gialla, ottenendo però un “vedremo”. Ad illustrare la cautela nel dare il via libera ai locali ci ha pensato il Ministro della Salute, Roberto Speranza:

“Le cose vanno meglio in Italia sul fronte Covid grazie alla campagna di vaccinazioni e alle misure che abbiamo avuto in questi mesi. Adesso occorre proseguire in un percorso di gradualità, perché è giusto riaprire ma passo dopo passo, visto che un passo troppo lungo ci potrebbe far pagare un prezzo alto. Bisogna sempre distinguere l’aperto dal chiuso, perché al chiuso ci sono molti più rischi. Siamo sulla strada giusta, dobbiamo insistere su questa strada”.